Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Generali rafforza la presa in Brasile. Il gruppo assicurativo guidato da Philippe Donnet ha rilevato il 30% di Bmg Seguros, uno dei più importanti istituti finanziari del Paese. Tre anni fa la consociata brasiliana di Generali , approdata nel Paese nel 1925, aveva già firmato un accordo commerciale di 20 anni con Bmg per distribuire le sue polizze per il retail. Ora la relazione si è fatta più stretta con l’intenzione di rivolgersi anche alle imprese e con l’ingresso del Leone nell’azionariato della compagnia controllata da Banco Bmg. Una transazione che vale 89 milioni di real brasiliani, pari a circa 21 milioni di euro che consente a Trieste di avere anche un peso nella governance.
Sgambetto dell’esecutivo ai giornalisti. Nella maratona notturna per l’approvazione delle ultime modifiche alla legge di Bilancio non solo non sono stati approvati gli emendamenti che avrebbero dovuto facilitare l’Inpgi a ritrovare l’equilibrio finanziario,  anche allargando la platea ai comunicatori, ma ne sono stati approvati alcuni che di fatto rischiano di rendere ancora più difficoltoso il risanamento. Immediata la reazione dell’istituto di previdenza dei giornalisti, con la presidente Marina Macelloni che ha subito scritto ai ministri vigilanti, Nunzia Catalfo (Lavoro) e Roberto Gualtieri (Economia), oltre che al presidente della Commissione parlamentare di controllo sugli Enti, Sergio Puglia, e alla Corte dei Conti. Nella lettera si pone l’accento sulle «gravi conseguenze sui conti dell’Istituto delle misure in tema di prepensionamenti inserite nel disegno di legge di Bilancio per il 2020 all’esame del Senato».
Il gruppo Reale Mutua vede rosa per il 2020, con l’attesa di un utile in crescita a 153 milioni rispetto ai 132 milioni stimati quest’anno e un combined ratio operativo in lieve miglioramento sul 98,3% del 2019. Numeri che hanno consentito alla società assicurativa di deliberare, per il 2020, 9,6 milioni di benefici di mutualità di cui 7,4 milioni per le polizze danni e 2,2 milioni per i prodotti Vita. Sconti di cui potranno beneficiare i soci di Reale Mutua e anche i clienti delle controllate Italiana Assicurazioni e della spagnola Reale Seguros per complessivi 1,2 milioni.
Il fondo pensioni pubblico del Giappone (Gpif) non presterà più azioni per le vendite allo scoperto. La decisione è stata annunciata ieri dal chief investment officer, Hiro Mizuno, che ha criticato la logica di breve termine che anima le scelte di investimento degli short seller. Il Gpif è il maggior fondo pensioni al mondo e ha in gestione 1.600 miliardi di dollari, di cui 386 miliardi sono investiti in azioni di società quotate. Ma a rendere dirompente la scelta del cio giapponese non è tanto l’entità del portafoglio gestito – che rappresenta lo 0,55% del mercato azionario globale. Quanto il fatto che, se altri asset manager dovessero seguirne l’esempio, il Gpif potrebbe scatenare un terremoto sui mercati finanziari. Tre grandi fondi nipponici starebbero discutendo l’opportunità di non prestare più titoli agli short seller.

La possibilità di andare in pensione prima viene estesa non solo a giornalisti e poligrafici dei gruppi editoriali ma anche ai dipendenti delle aziende stampatrici di quotidiani. E poi ancora le scuole di ogni grado potranno beneficiare di aiuti per l’acquisto di giornali, distinguendo adesso in larga misura tra abbonamenti sottoscritti direttamente dalle scuole e quelli intestati a singoli studenti, purché iscritti in istituti che hanno avviato progetti didattici legati alla lettura. Sono queste alcune delle novità presentate in questi giorni con gli emendamenti alla Manovra 2020, in materia di editoria. Senza dimenticare che, per il settore, restano tra l’altro da definire le modalità di risanamento dell’Inpgi (Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani), con un eventuale ingresso dei professionisti della comunicazione.
La possibilità di riscatto di periodi non coperti dai contributi ai fini pensionistici sale da 5 a 10 anni. La norma interviene sulle disposizioni varate con Quota 100 e stabilisce che chi non ha anzianità contributiva al 31/12/1995 e non è titolare di pensione, può riscattare periodi di buchi contributivi fino ad un massimo di dieci anni anche non continuativi. È quanto prevede un subemendamento alla Manovra approvato in commissione bilancio del Senato. Il disegno di legge di bilancio 2020 ha ottenuto il via libera della commissione dopo una seduta finale fiume durata quasi 14 ore consecutive, al termine della quale è stato conferito mandato ai relatori di riferire all’aula sul provvedimento.

 

Il commercialista non risarcisce perché è il cliente a dover provare l’omessa registrazione dei ricavi. Il contabile è tenuto a svolgere la prestazione entro il mandato ricevuto e senza l’onere di reperire informazioni ulteriori a quelle fornite dall’assistito, tenuto a dimostrare la consegna dei documenti. Il professionista, dal canto suo, svolge la sua prestazione entro i limiti del mandato ricevuto e non ha alcun onere di reperire informazioni ulteriori rispetto a quelle fornite dai clienti. È quanto emerge dall’ordinanza 32495/19, pubblicata il 12 dicembre dalla terza sezione civile della Cassazione
La mancata allegazione delle cauzioni può essere sanata con soccorso istruttorio ma soltanto a condizione che la cauzione sia stata stipulata in data anteriore al termine di presentazione dell’offerta. Lo ha affermato il Consiglio di stato sezione quarta con la pronuncia del 4 dicembre 2019 n. 8296 che richiama la precedente giurisprudenza che aveva ammesso il soccorso istruttorio con invito a integrare la documentazione mancante.

corsera

  • Weinstein patteggia (ma al ribasso)
Il primo conto ammonta a circa 25 milioni di dollari. Harvey Weinstein ha raggiunto un accordo per risarcire 29 delle sue vittime. L’ex produttore, l’ex padrone di Hollywood, 67 anni, è accusato di abusi, violenze sessuali da circa 80 donne: attrici, star del cinema americano come Angelina Jolie, Gwyneth Paltrow, Ashley Judd. Ma nel tribunale di New York, a partire dal 6 gennaio, dovrà difendersi solo da due imputazioni: lo stupro in un albergo nel 2013, e aver costretto un’altra donna a praticare sesso orale nel 2006. Nello stesso tempo, fin dal suo primo arresto nel marzo scorso, Weinstein ha accumulato 36 cause civili per gravi danni materiali, morali, psicologici. A maggio il Wall Street Journal aveva scritto che le riparazioni ammontavano a 44 milioni di dollari. Ora però secondo il New York Times gli avvocati del tycoon avrebbero chiuso per una cifra più bassa: 25 milioni di dollari, appunto, anche se al momento sette ricorrenti non avrebbero accettato l’offerta. La somma non verrà prelevata dal patrimonio di Weinstein: le sue società hanno dichiarato bancarotta. Subentreranno le compagnie di assicurazione che copriranno anche le spese legali, stimate in diversi milioni di dollari. Il New York Times precisa che circa 6,2 milioni di dollari verranno assegnati a 18 vittime, ciascuna delle quali non dovrebbe ricevere più di 500 mila dollari. Altri 18 milioni di dollari serviranno per chiudere la «class action», il ricorso collettivo di altre persone.

  • Sale di 20 milioni il fondo non autosufficienze
Un rafforzamento della dote per le non autosufficienze. Che, per effetto di un emendamento alla manovra approvato in commissione Bilancio al Senato, viene incrementato di 20 milioni nel 2020. La stessa Commissione ha dato il via libera ad altri ritocchi in favore dei disabili. Arrivano 1,5 milioni per l’Afam-istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica per iniziative in favore degli studenti con disabilità e con certificazione di disturbo specifico dell’apprendimento. Un contributo straordinario di un milione di euro nel 2020 viene poi assegnato in occasione dei cento anni di fondazione all’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti. E altri 12,5 milioni nel 2020 sono destinati alle scuole dell’infanzia paritarie che accolgono alunni con disabilità.

Handelsblatt

 

  • Il capo di Ergo Kassow passa a MunichRe
Achim Kassow entra a sorpresa nel board di Munich Re e assume le responsabilità per Asia, Afria e Servizi.