IL VOSTRO QUESITO

Autovettura intestata ad un’azienda (nello specifico una società di capitali). Il mezzo viene guidato dall’amministratore della società. Tuttavia in alcuni casi, anche se rari, l’auto può essere guidata anche da uno dei suoi familiari (moglie – figlia) o anche genero.
Il tale caso si può ipotizzare un noleggio senza conducente di un’autovettura da parte della società nonostante il veicolo sia immatricolato e quindi assicurato come uso privato?
Nonostante siano state richiamate in polizza tutte le rinunce alle rivalse ci possono essere gli estremi per la rivalsa da parte della compagnia?
Aggiungo che la moglie è anche socio di minoranza della società.

L’ESPERTO RISPONDE


Trattandosi di società di capitali, certamente la polizza non prevede la clausola di “Guida esclusiva” o “Guida limitata” a determinate persone.
L’autovettura de quo risulterebbe affidata in comodato d’ uso gratuito all’ amministratore della società, che – salvo che il comodato non preveda limitazioni – può disporne liberamente e farla guidare anche a suoi prossimi congiunti.
Poiché la società di capitali svolge attività di “calzaturificio conto terzi” essa non può in alcun motivo svolgere attività di noleggio senza conducente, che verosimilmente neppure rientra nell’ attività di impresa.
La moglie dell’amministratore -comodatario del veicolo- risulta essere anche socia di minoranza della società e, se in polizza non è prevista alcuna limitazione nell’ uso del veicolo, non dovrebbe esservi norme che impediscono l’ uso del veicolo da parte di terzi dal momento che l’ assicurazione della R.C.A. obbligatoria rientra di norma tra le assicurazioni stipulate in nome e conto proprio e per conto altrui o di chi spetta.