Nelle apparecchiature digitali per la sanità, l’ultima generazione di scanner per imaging a risonanza magnetica (Mri, magnetic resonance imaging) utilizza l’intelligenza artificiale con il doppio vantaggio di ricostruire più rapidamente le immagini e di velocizzare le analisi per arrivare a diagnosi ancora più precoci. E, dunque, ridurre i ritardi nelle cure, a tutto beneficio dei pazienti e delle performance degli ospedali che investono in questi macchinari di nuova generazione. Grazie all’intelligenza artificiale queste apparecchiature computerizzate possono analizzare immagini, comprendere comandi vocali, interagire in modi naturali e creare previsioni usando i dati.

I radiologici, inizialmente, hanno vissuto l’arrivo degli algoritmi con un certo timore, ma ora hanno capito che mai potranno essere sostituiti da queste strumentazioni che, invece, potranno aiutarli a guadagnare tempo. Tutti i dati raccolti in ospedale potranno essere aggregati e trattati grazie all’intelligenza artificiale per migliorare le prestazioni della struttura e la qualità delle cure. Sempre più spesso queste apparecchiature sono sviluppate con gli ospedali che condividono gli investimenti, ma sono anche i primi beneficiari delle nuove strumentazioni, più care rispetto a quelle dei modelli precedenti.
L’integrazione dell’intelligenza artificiale nel cuore dell’Mri è di importanza vitale nella battaglia che stanno combattendo i fabbricanti e che ha subito un’accelerazione negli ultimi cinque anni. Canon, lo sfidante, nel settore, ha fatto sapere che tutti i suoi Mri saranno dotati di moduli di intelligenza artificiale. L’ultima generazione dei suoi scanner (Aquilon Precision) è il primo al mondo che incorpora l’ultra alta risoluzione. Questi apparecchi costano il 30-40% in più rispetto ai precedenti.

Philips ha proposto una nuova piattaforma di intelligenza artificiale destinata a tutte le attività quotidiane dei radiologi facendo guadagnare tempo ai pazienti e ai medici. L’aumento delle malattie croniche ha moltiplicato il numero degli esami mentre si è ridotto il numero degli specialisti. Uno dei software di Philips per l’Mri (Compressed Sense) permette di guadagnare tempo fino al 50% grazie a degli algoritmi che ricostruiscono rapidamente le immagini degli organi interessati, secondo quanto ha riportato Le Figaro.

L’ultima strumentazione Mri di Ge Healthcare ha un’anima ultrapotente che permette di ottenere delle immagini di grande precisione in un tempo record. Un sistema che facilita la diagnosi precoce del cancro e delle malattie neurodegenerative.

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