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Il titolo Azimut ha reagito con un ribasso del 6,2% a 10,085 euro alla notizia che il ceo, Sergio Albarelli, lascerà la società con effetto dal 25 gennaio. L’ad e direttore generale ha risolto ieri il rapporto di lavoro (effetto al 25 gennaio) e i rapporti di amministrazione intercorrenti con il gruppo, «per scelta personale e in pieno accordo con gli organi sociali», frase che lascia spazio a diverse interpretazioni. Come da prassi, il cda ha ringraziato Albarelli per la collaborazione prestata e gli ha formulato i migliori auguri per il suo futuro personale e professionale.
Ibl Banca accelera sulle due nuove direttrici del proprio percorso di crescita tese all’ampliamento dei servizi assicurativi, da un lato, e alla diversificazione del business, dall’altro. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, infatti, a gennaio Ibl Assicura, branca insurance dell’ istituto capitolino, sarebbe pronta a estendere il business assicurativo agli operatori della rete indiretta della banca, una struttura composta da circa 80 partner tra network bancari, intermediari finanziari e agenti.

La sicurezza informatica cresce in Italia: nel 2017 il valore del settore della Cybersecurity era di 1,4 miliardi di euro e quest’anno si dovrebbe chiudere a 1,5 miliardi di euro con la maggior parte delle imprese (il 60%) che prevede di incrementare il proprio budget in futuro di oltre il 10%. Eppure la Penisola ha ancora molta strada da percorrere, soprattutto ora che l’investimento in digitalizzazione è sempre più importante e le tecnologie accompagnano ogni minuto della vita delle persone, lavorativa e non.
Il quadro è stato fatto dalla Global Information Security Survey, l’indagine annuale che EY realizza intervistando oltre 1.400 manager dell’It e della sicurezza informatica in tutto il mondo.
«Per Eurizon il 2018 è stato un anno con alcune ombre, le stesse che hanno interessato i mercati finanziari. Inutile nascondere che i mercati non sono andati bene, e ciò ha avuto dei riflessi sia sulle performance dei nostri prodotti sia sulla raccolta.
Decurtazione di punti sulla patente e aumento degli importi delle sanzioni da pagare in caso di circolazione con veicolo privo di copertura assicurativa. Tempi più lunghi per la restituzione del veicolo, anche se viene corrisposto il premio assicurativo per almeno sei mesi. Sono queste alcune delle novità in materia stradale previste dalla legge di conversione del decreto legge n. 119 del 23 ottobre 2018.

 

L’a.d. si dimette «per scelta personale e in pieno accordo con gli organi sociali». Fino alla nomina del nuovo amministratore delegato, prevista in occasione dell’assemblea degli azionisti in aprile, il gruppo rafforza le deleghe già attribuite a vari componenti del consiglio

 


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  • AZIMUT PERDE LA ROTTA E L’AD ALBARELLI
Un tonfo di oltre il 6% ha salutato l’addio dell’amministratore delegato di Azimut, Sergio Albarelli. Eppure, chi guarda da vicino quel gruppo si è poco meravigliato: l’ormai ex numero uno soprattutto negli ultimi tempi non aveva grande sintonia con una parte importante del gruppo. C’è chi dice, soprattutto con la rete, che per strutture come Azimut è l’anima del business. Tuttavia, l’uscita di Albarelli – anticipata, rispetto alla scadenza naturale del prossimo aprile – non la dice tutta sui mal di pancia che da qualche tempo caratterizzano Azimut. Basti pensare che qualche mese fa, in giugno, i promotori-manager misero mano al portafoglio (in parte indebitandosi) per rafforzare il controllo attraverso Timone, la società che racchiude circa il 24% di Azimut. Comprarono a poco più di 14 euro e ora il titolo ne vale 10, cioè il 40% in meno. Nei primi 11 mesi dell’anno la raccolta netta è stata pari a 4,2 miliardi, nel 2017 era stata di 5,9. Certo, il momento è difficile per il risparmio gestito; ma per Azimut le nuvole sembrano un po’ più cupe. Forse per questo, dietro le quinte si percepisce un ritorno in forze di Pietro Giuliani, presidente e vera anima del gruppo: molti si aspettano messaggi importanti alla struttura, in occasione della convention del 15 gennaio.

 


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  • «Pensioni Enasarco Investiamo sui Btp, segnale al Paese»
Oggi si riunisce l’assemblea di Enasarco, con i suoi 234 mila iscritti una delle maggiori casse previdenziali rappresentante della variegata galassia degli esercenti, dei consulenti finanziari e degli agenti di commercio, per votare il bilancio previsionale 2019. Il consiglio di amministrazione ha appena deliberato, con voto a maggioranza, l’acquisto di 100 milioni di euro in Btp (aumentabile fino a 200). Questa somma si va ad aggiungere ai 350 milioni investiti a partire dal 2014. Dice Costa che «non dobbiamo essere degli spettatori che dal molo guardano la «nave Italia» passare, perché noi, come Cassa, ed i nostri iscritti siamo la nave stessa». Identico ragionamento riguarda gli impegni, previsti, «per l’economia reale, pari attualmente a circa 150 milioni (il 2% del patrimonio complessivo che ammonta a 7,5 miliardi, ndr) tra fondi di private equity, private debt e fondi infrastrutturali».

  • Azimut affonda in Borsa con il cambio al vertice
Il cambio al vertice di Azimut affonda il titolo a Piazza Affari (-5,95%). Il gruppo di risparmio gestito ha annunciato ieri che il ceo e direttore generale, Sergio Albarelli, ha risolto il rapporto di lavoro con effetto dal prossimo 25 gennaio «per scelta personale e in pieno accordo con gli organi sociali». Fino alla nomina del nuovo ad, previsto con l’assemblea degli azionisti di aprile 2018, la società «ha nominato per cooptazione Gabriele Blei, conferendogli la carica di amministratore» e rafforzato le deleghe già attribuite ai componenti del cda per consentire la gestione ordinaria e straordinaria.

Handelsblatt

 

  • Swiss Re: le catastrofi naturali nel 2018 potrebbero costare 155 mld $
Le catastrofi naturali e causate dall’uomo hanno causato nel 2018 enormi danni economici, anche se decisamente inferiori a quelli dello scorso anno (350 mld) secondo le stime di Swiss Re. I danni a carico degli assicuratori sono stimati a 79 mld.