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Dopo la Spagna e il Cile la compagnia cerca nuovi mercati nei quali farsi spazio
L’assicurazione torinese guarda in particolare al Sudamerica, ma anche a Paesi europei come Portogallo e Norvegia. Intanto il gruppo chiuderà l’anno con 5 miliardi di premi e 120 mld di utili
Oggi si tiene a Roma un convegno della Herbert Simon Society e della Banca d’Italia, in collaborazione con una serie di altri istituti ed enti, sul tema della regolazione finanziaria e delle relative politiche con riferimento specifico a quelle comportamentali. Sarà l’occasione per fare il punto sull’educazione finanziaria soprattutto per la presenza di Anna Maria Lusardi presidente del Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria, istituito presso il Tesoro. Un Comitato che opera da poco, ma ha già promosso una serie di iniziative, a partire da numerosi incontri sull’intero territorio nazionale e si propone un ambizioso programma fatto, tra l’altro, di raccordi con i Comuni, di presenza sui mass media, di utilizzo dei «social».

 


L’ottavo rapporto Adepp rivela una lieve contrazione della contribuzione alle Casse
Crescono i pensionati. E gli over 60 superano i giovani
Pubblicato il decreto che approva la delibera del presidente dell’Istituto assicuratore
Sconto del 15,24% su premi e contributi contro gli infortuni
Con gli ultimi Contratti collettivi nazionali di lavoro, l’Organizzazione sindacale Cisal terziario ha ottenuto il potenziamento del welfare da riconoscere ai lavoratori. Infatti, consapevole delle necessità sempre crescenti dei dipendenti in ambito sanitario, sociale, educativo, familiare, per il benessere ecc. che, molto spesso, non trovano piena risposta nell’offerta pubblica, Cisal Terziario ha richiesto alle varie associazioni datoriali di categoria firmatarie (Anib, Anpit e Aiav, Ascob, Cepi, Cidec, Confinprenditori, Pmi-Italia, Uai-Tcs; Unica e Saci – Anaci) l’ampliamento dei sistemi di Welfare già esistenti, tramite l’En.bi.c., con l’assistenza sanitaria integrativa, l’assicurazione vita e con l’erogazione di contributi per prestazioni straordinarie (in caso di assistenza pediatrica; familiare non autosufficiente; per natalità e in caso di bambini con disturbi autistici), nonché l’introduzione di apposito «Credito welfare» utilizzabile in completa libertà dal dipendente in piattaforme, con importi differenziati a seconda delle categorie di lavoratori e Ccnl, da un minimo di 200,00/anno ad un massimo di 2.600,00/anno.
I docenti, compresi quelli di religione, e il personale educativo, amministrativo, tecnico ed ausiliario in servizio con contratto a tempo indeterminato che si trovano in un sistema misto di calcolo della pensione e che, potendo fare valere alla data del 31 dicembre 2018 i requisiti contributivi richiesti dall’articolo 24 della legge 214/2011 e successive integrazioni (42 anni e tre mesi se donne e 43 anni e tre mesi se uomini), vogliono essere collocati a riposo con diritto al trattamento pensionistico anticipato con decorrenza 1° settembre 2019, non hanno al momento dato alternative: entro domani 12 dicembre dovranno presentare – utilizzando esclusivamente il sistema delle istanze online presente nel sito web Polis del Miur – la domanda di dimissioni volontarie dal servizio secondo le disposizioni contenute nel decreto ministeriale 727 del 15 novembre 2018 e nella circolare prot. 50647 del 16 novembre 2018

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  • Pensioni, sarà quota 100 ma uscite con ostacoli e 2 miliardi di risparmi
Che cosa accadrà il prossimo anno? Il meccanismo dovrebbe funzionare sull’effetto scoraggiamento: quota 100, i celebri 62 anni più 38 di contributi, sarebbe garantita per tutti i 430 mila aventi diritto, cioè quelli che raggiungono i requisiti dal 1° gennaio del 2019. Ma una serie di paletti sarebbero inseriti per frenare la corsa. Il primo è implicito: siccome l’età nel 2019 sarà, secondo la Fornero che resta di fatto in vigore, di 67 anni, chi opta per l’uscita dal lavoro ha un mancato guadagno in termini di contributi del 21-22 per cento (non penalità, ma minore contribuzione).

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Philippe Donnet dalle finestre del grattacielo Generali a CityLife allunga lo sguardo alla zona Fiera, all’Expo e arriva fino al Monte Rosa. Attorno a quella che è diventata una nuova area di sviluppo c’è la Milano che grazie proprio alle infrastrutture si sta prendendo più di una rivincita anche a livello internazionale. «Questa è la città, l’Italia che conosco e che mi piace», dice l’amministratore delegato del gruppo. In pochi anni una città che si è reinventata e che, come ormai si sente dire in Europa, sarà la Berlino del prossimo decennio. «Investire sul futuro è il nostro mestiere. Tenere al sicuro oggi i risparmi perché siano garanzia del futuro sia per gli italiani che per gli europei. Pochi sanno che come attività assicurative in Europa siamo i primi ed è, se permette, un orgoglio nazionale».
Quasi due italiani su tre giudicano scarso o pessimo il sistema di welfare del nostro Paese e a “salvarsi” (anche se con uno scarto minimo) è solo la sanità, che rappresenta secondo un quarto dei cittadini il settore nel quale lo Stato dovrebbe investire in modo prioritario per potenziare i servizi. Preoccupazioni relative a future malattie e all’inadeguatezza della pensione, manifestate in tutto da otto cittadini su dieci, emergono in modo chiaro nella ricerca che oggi viene presentata a Roma durante il «Welfare Italia Forum 2018», iniziativa del gruppo Unipol giunta alla nona edizione. Il programma prevede gli interventi, fra gli altri, del ministro dell’Economia Giovanni Tria e della titolare del dicastero della pubblica amministrazione Giulia Bongiorno.
Attuari, professionisti molto ricercati, tanto da essere «una categoria a disoccupazione quasi zero». Parola di Giampaolo Crenca, presidente del Consiglio nazionale degli attuari. E uno dei percorsi formativi principali è quello in inglese offerto dalla facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative dell’Università Cattolica di Milano. Un’opportunità offerta anche dall’Università della Calabria in provincia di Cosenza. Altri corsi per diventare attuari si tengono alle Università Alma Mater, nella sede di Rimini, alla Sapienza di Roma e all’Università di Trieste. In questi ultimi due atenei è possibile sostenere gli esami di stato da attuario e attuario junior.
  • Due medici indagati per la morte di Astori
L’ipotesi di reato: omicidio colposo. «Riscontrate anomalie cardiache durante due controlli». Davide Astori poteva essere salvato? Da quasi un anno ci s’interroga sulla morte del capitano della Fiorentina stroncato da una crisi cardiaca, il 4 marzo scorso, in un albergo di Udine. E adesso, dopo indagini, perizie e consulenze, arriva una svolta. La Procura di Firenze ha indagato per omicidio colposo l’ex direttore di Medicina dello Sport dell’ospedale di Careggi, docente universitario e già consulente medico della squadra viola, Giorgio Galanti. Nel registro degli indagati, con la stessa accusa, è finito anche Francesco Stagno, medico di Cagliari (Astori ha anche giocato nella squadra del capoluogo sardo), anche lui direttore del centro di medicina sportiva del Sant’Elia e fratello di Tito Stagno, il famoso giornalista dell’allunaggio.

 


  • Generali, lettera aperta dei consiglieri per preparare il cambio di governance
Sul tavolo del cda Generali è arrivata una lettera. A firmala sono stati diversi membri del board e ha come tema centrale la potenziale modifica dello statuto del Leone di Trieste. Si tratta di una missiva che, nei fatti, sposa la linea che punta alla revisione di una norma chiave che governa la compagnia: l’articolo 29 comma 1, quello che stabilisce che «non può essere nominato presidente chi abbia compiuto il settantesimo anno di età».
Le decisione dei consiglieri, e tra questi vi sono Francesco Gaetano Caltagirone, Romolo Bardin, Ornella Barra, Sabrina Pucci, Roberto Perotti e Paola Sapienza, va oltre il semplice obiettivo di garantire un nuovo mandato all’attuale numero uno, Gabriele Galateri di Genola, altrimenti escluso dalla corsa per raggiunti limiti di età. Piuttosto punterebbe a mettere nero su bianco il riconoscimento di un principio: ossia che non deve essere un numero scritto sulla carta d’identità a stabilire se un presidente sia o meno idoneo.
  • Attacco informatico al cuore di Saipem
Fine d’anno difficile per il gruppo Saipem. Prima è arrivato il crollo del petrolio, dai 76 dollari al barile di inizio ottobre ai 51 dollari di ieri, che ha sgonfiato le quotazioni di Piazza Affari (dai massimi di 5,5 euro sono scese in due mesi e mezzo a 3,7 euro, erodendo tutto il rialzo del 2018), poi ieri è arrivato l’attacco hacker. L’entità dei danni non è ancora nota ma la società ha denunciato l’evento: «Saipem comunica di aver tempestivamente identificato un attacco informatico diretto ai propri server».
  • Fintech & Insurtech, raccolta a 44 miliardi
Il 2018 si chiuderà come un nuovo anno record per gli investimenti nel fintech e le stime per il mercato globale dell’insurtech continuano ad essere rosee. In questo secondo caso, secondo il report InsurTech Market Forecast up to 2023» di Infoholic Research, i ricavi dell’industria sono attesi in crescita a 1,118 miliardi di dollari al 2023, con un incremento medio annuo del 16 %. Se il mercato a livello globale corre, anche in Italia si hanno dei segnali di attivismo nel comparto, tanto che gli italiani tra i 18 e i 74 anni che hanno provato almeno un servizio del fintech o dell’insurtech sono arrivati a 11 milioni. Vale a dire oltre un italiano su quattro, in forte crescita rispetto al 2017 (+54%). I dati emergono da un’indagine condotta dall’Osservatorio Fintech & Insurtech della School of Management del Politecnico di Milano con Nielsen Italia che viene presentata oggi.
  • Anima, raccolta netta 68 milioni a novembre
La raccolta netta di risparmio gestito del Gruppo Anima nel mese di novembre 2018 è stata positiva per circa 68 milioni di euro, per un totale da inizio anno positivo per circa 1,1 miliardi di euro. Il totale delle masse gestite a fine mese ha superato i 90 miliardi di euro, in aumento di circa il 28% rispetto al dato di fine novembre 2017.

 

  • Fondi pensione troppo penalizzati dal fisco
«Un rilancio dei fondi pensione è indispensabile con l’introduzione di quota 100: le misure annunciate, che riformeranno l’assetto pensionistico, impongono un rafforzamento del secondo pilastro previdenziale, visto che già dal 2019 oltre 400mila lavoratori dovranno decidere se andare in pensione subito o attendere l’età indicata oggi per il pensionamento. Occorre mettere loro – e coloro che arriveranno dopo – nelle condizioni migliori per prendere la decisione giusta. Per questo serve un progetto straordinario di educazione previdenziale e di comunicazione istituzionale che coinvolga il governo, le istituzioni, le parti sociali e tutti i fondi pensione».
Giovanni Maggi, presidente di Assofondipensione, l’associazione che riunisce 30 fondi pensione negoziali, ossia quasi 52 miliardi di patrimonio e circa 3 milioni di iscritti, illustra a «Il Sole 24 Ore» i temi dell’assemblea di oggi.
  • Aumentano le insolvenze delle imprese francesi
Nel terzo trimestre 2018, dopo due anni di quiete, le imprese francesi hanno assistito a un’inversione di tendenza con un aumento del numero di insolvenze del 2,3% (rispetto allo stesso trimestre del 2017), in linea con il rallentamento della crescita e dei consumi. Questa tendenza, sottolinea un recente rapporto di Coface dovrebbe proseguire anche nel 2019 (previsione +0,8%).

Le somme investite dagli assicuratori nelle imprese francese restano “significative” secondo la Banque de France, ma rappresentano solo il 13,5% delle somme investite a fine 2017. In particolare, alla fine del 2017, gli investimenti degli assicuratori francesi ammontavano a 2.628 miliardi di euro (+3,3% in un anno), sottolineano gli autori dello studio. Ma di questo totale, la quota orientata alle imprese – direttamente o indirettamente – è solo del 24% (escluso il settore finanziario).

 

  • AXA cerca acquisizioni nel mercato sanitario statunitense
AXA ha detto che sta cercando nuove acquisizioni o investimenti azionari nel mercato sanitario statunitense. Dopo l’acquisizione di Maestro Health, una società di gestione digitale della copertura sanitaria, all’inizio del 2018, la compagnia ha cercato per diversi mesi di crescere in questo mercato complesso ed è interessato ai player della gestione dei dati, dei servizi sanitari aziendali o delle soluzioni sanitarie coordinate, ha dichiarato Guillaume Borie, direttore dell’innovazione del gruppo.