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Non è ravvisabile responsabilità professionale in capo all’avvocato per aver accettato una causa «persa» fin dall’inizio: questo è quanto ha chiarito la terza sezione civile della Corte di cassazione nell’ordinanza numero 30169 del 2018, intervenendo sul ricorso di un cliente avverso il proprio legale colpevole di non avergli rappresentato che l’atto di citazione in opposizione a decreto ingiuntivo appariva fondato su punti di fatto e di diritto che «avevano poche, se non nulle, probabilità di essere accolte».

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Pignotti, membro del board del leader nell’assicurazione dei crediti: “I gruppi esteri preoccupati per la solvibilità e la tenuta del sistema industriale nazionale di fronte alla crescita dello spread e delle incertezze”
La prima (banche) e la seconda (assicurazioni) ricevono il 100% sia come Best Job che come Top Carriera.

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A partire da gennaio si potrebbe andare in pensione con 64 anni di età e 40 anni di contributi. A poter lasciare il mondo del lavoro, in anticipo rispetto alla legge Fornero, saranno però soltanto coloro che hanno maturato, da almeno due anni, il requisito Quota 100 (62 anni di età e 38 di contribuzione) al 31 dicembre del 2018. A indicare la soluzione è il professor Alberto Brambilla, che in veste di esperto di previdenza affianca il vice premier Salvini, lavorando come consulente alla presidenza del Consiglio.
Con il rialzo ci stanno perdendo banche, famiglie, imprese Allo Stato costerà sei miliardi di interessi in più, soldi in meno per gli investimenti o i servizi per i cittadini. Che cosa cambia per tutti noi se cresce lo spread? Quando si amplia troppo la distanza tra i rendimenti dei nostri titoli di Stato e quelli degli omologhi tedeschi, considerati i più affidabili, è come se tempestasse su tutti i settori dell’economia. Alcuni danni si vedono subito, altri a distanza di tempo.

Giovanni Cagnoli, uno dei più apprezzati consulenti d’impresa e oggi a capo della Holding Carisma, si è divertito, si fa per dire, a calcolare il costo pro capite dei maggiori interessi sul debito pubblico con uno spread a quota 300. Ovvero 1,5 miliardi quest’anno; 5 il prossimo; 9 miliardi nel 2020. Sempre che la situazione non peggiori ma speriamo ovviamente che migliori. Se lo spread resterà all’attuale livello per due anni ogni cittadino, neonati compresi, sarà caricato di nuovi interessi per 258 euro. La generazione che ha oggi tra i 20 e i 40 anni vedrà il conto individuale lievitare fino a 1.250 euro. «Un mese di stipendio buttato — dice Cagnoli — un mese di vita sacrificato in tre anni».
Gli attacchi informatici nelle economie avanzate, la crisi energetica per l’area medio-orientale, la tenuta politica in Sud America. A livello globale, la disoccupazione. E in Italia? Il default. A dodicimila manager, imprenditori e decison maker del settore privato, scelti in 140 Paesi, il World Economic Forum ha posto questa domanda: quali sono i maggiori rischi che individuate per il business, di qui a dieci anni? Le risposte, che spaziano tra preoccupazioni di natura politica, tecnologica, sociale e finanziaria, sono raccolte nel nuovo studio «Regional Risks for doing business», realizzato in partnership con Zurich e Marsh&McLennan.
Quel che resta di un impero. Il Tribunale di Milano «ha dichiarato giacente l’eredità del Signor Salvatore Ligresti deceduto a Segrate il 15 maggio 2018», a 86 anni. L’annuncio è comparso pochi giorni fa in Gazzetta Ufficiale. E fa un certo effetto ripensando a chi è stato Ligresti. È un’eredità giacente, e affidata a un curatore, perché nessuno la vuole. O meglio: nessuno degli eredi, per ora, l’ha accettata. Ma esiste un patrimonio? O crac e inchieste hanno prosciugato ogni bene e si rischia di dover solo pagare debiti? E che fine ha fatto la misteriosa holding svizzera che possedeva le case di famiglia e 32 appartamenti a San Siro?
Le grandi assicurazioni globali sono pronte a spingere l’acceleratore, verso un posizionamento meno difensivo. E quanto emerge dalla settima edizione del BlackRock global insurance report, una ricerca che ha coinvolto, tra i mesi di luglio e agosto, 372 dirigenti di compagnie di assicurazione e riassicurazione in 27 paesi— tra Nord America, Emea e Asia Pacifico—riconducibili a un patrimonio gestito complessivo di 7.800 miliardi di dollari.
La scatola nera? Non basta. UnipolSai aggiunge due videocamere per bloccare ladri e danni. Anche sui mezzi pubblici
«Nei primi dieci mesi dell’anno le flotte hanno rappresentato circa il 4096 delle nuove immatricolazioni — spiega Flavio Menichetti, responsabile auto del gruppo UnipolSai, leader nella re auto con circa un quarto del mercato —. Il settore interessa soprattutto le azien-de, medie e grandi, attraverso l’acquisto o il noleggio, a medio e lungo temine, presso le società specializzate.
Telemetria, ricostruzione di crash. E interventi di recupero dopo i furti. Il digitale permette di risparmiare a chi gestisce i parchi auto. Secondo una ricerca di Cartner, l’italiana Targa Telematics è tra le prime al mondo

  • Soltanto un anziano su tre riceve cure appropriate
Negli ultimi cinque anni, governi di vario orientamento politico hanno stanziato circa 30 miliardi di euro per finanziare riduzioni fiscali (abolizione Imu prima casa, bonus 80 euro) o nuove spese sociali (reddito di cittadinanza, superamento legge Fornero). Ma i temi nevralgici per la sopravvivenza del Servizio sanitario nazionale (Ssn) restano la Cenerentola delle priorità politiche e la presa in carico della cronicità, vera emergenza in un Paese che invecchia irrimediabilmente, è la grande incompiuta. A rilevarlo è il recente Rapporto Oasi 2018-Osservatorio sulle aziende e sul sistema sanitario italiano, curato dal Cergas Bocconi.
  • Effetto «quota 100» rinviato al 2020 per 20mila docenti
Un via libera all’anticipo pensionistico ma non per tutti. L’avvio di “quota 100”, ma anche la proroga di Opzione donna, avranno un effetto differenziato per il personale della scuola, soggetto da sempre alla disciplina speciale che definisce i termini di pensionamento sulla base del calendario scolastico. Se le previsioni saranno confermate, chi maturerà i nuovi requisiti prima del 31 marzo 2019 potrà andare in pensione a settembre. Chi, invece, maturerà i requisiti dopo il 31 marzo potrà andare in pensione solo dal settembre 2020. Ciò significa che degli oltre 40mila docenti in dirittura d’arrivo per la pensione solo la metà lascerà la cattedra già nel 2019. Gli altri dovranno aspettare il 2020.
  • Una dote in più per la pensione con i versamenti flessibili
Incrementare l’assegno che si riceverà al termine dell’attività lavorativa, versando una contribuzione aggiuntiva rispetto a quella minima obbligatoria prevista da ciascuna Cassa professionale. È questo l’obiettivo di chi decide di integrare il montante da cui deriverà la propria pensione, aderendo al sistema di contribuzione volontaria previsto dal proprio ente previdenziale di riferimento.
Per avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro e ragionieri la contribuzione “aggiuntiva” si basa su alcuni principi comuni, come l’utilizzo del metodo contributivo per il calcolo del montante pensionistico, la flessibilità nel decidere ogni anno se e quanto versare in più o la totale deducibilità dei contributi aggiuntivi dal reddito imponibile. Sono molte, tuttavia, le differenze tra i regolamenti delle diverse Casse professionali nelle modalità di versamento e trattamento dei contributi volontari.
  • Caccia agli attuari, i misuratori di rischi
Quota cento per la pensione anticipata per loro non ha segreti. Così come tutte le innumerevoli variabili che si presentano nel calcolo dei rischi, da quelle legate alla previdenza, appunto, all’evoluzione dei mercati assicurativi, finanziari e della pianificazione aziendale. A possedere queste competenze sono gli attuari: «Dove ci sono incertezze e se queste sono quantificabili e misurabili con strumenti della probabilità e della matematica – spiega il presidente del Consiglio nazionale Giampaolo Crenca – entriamo in gioco noi, in qualità di valutatori dei rischi».
La professione, regolamentata dal lontano 1942 è ancora poco diffusa – gli iscritti all’Albo in Italia sono 1.013 e in Europa hanno raggiunto le 23mila unità – ma è destinata a vivere una seconda giovinezza e a diventare uno sbocco interessante per gli under 35 che già oggi rappresentano il 26% del totale, con una larga partecipazione femminile, tanto che quattro attuari su dieci sono donna.

  • Allianz non convince la Borsa con il nuovo piano
I mercati hanno accolto la presentazione degli obiettivi 2019-2021 piuttosto freddamente venerdì. Il titolo è calato dell’1,41% in Borsa a Francoforte. Il colosso tedeco si è fissato ambizioni leggermente superiori al piano precedente, si attende per i prossimi tre anni una crescita dell’utile per azioni di oltre il 5% all’anno in media e punta ad un RoE superiore al 13%.