di Simona D’Alessio

Aliquota contributiva «fai-da-te» per gli psicologi che, all’atto di presentare (online) la dichiarazione dei redditi, possono non soltanto determinare il «peso» dei versamenti, ma pure ricevere l’«alert» sulla pensione (più bassa) che andranno a percepire, qualora scendessero sotto il 20%. E, nel frattempo, salgono i professionisti che, consciamente, stabiliscono di destinare una quota aggiuntiva di risorse al proprio risparmio previdenziale: nel 2018 sono stati «7.710 su di 54.070 iscritti» all’Enpap (l’Ente previdenziale di categoria), pari al 14,26% del totale (la media del flusso supplementare è di 1.300 euro), mentre nell’annualità passata se ne erano contati «964 su 51.593 iscritti, pari all’1,79%» della platea. È il frutto della «spinta gentile» della Cassa guidata da Felice Damiano Torricelli che, abbracciando la tesi del premio Nobel per l’Economia nel 2017 Richard Thaler, ha puntato su un sistema, quello del «nudge» (in italiano si può tradurre con «gomitata») per aiutare gli associati ad adottare decisioni previdenziali senza imposizioni, ma munendoli di informazioni utili, in prospettiva, affinché possano costruirsi la prestazione adeguata ai futuri bisogni.

Ma come funziona il «colpetto» alle coscienze degli psicologi? L’Enpap, in collaborazione con l’università di Padova, ha creato una procedura di presentazione della dichiarazione, inserendo nel programma tre «nudge» nella parte relativa alla scelta contributiva: avendo preselezionata la percentuale massima del 20% del reddito netto, si chiede di fissare quanto s’intende versare e, in caso di correzione al ribasso, rispetto al 20%, un «banner» avviserà che, a contributi ridotti, corrisponderà un assegno pensionistico più «leggero». E, infine, si dà conto del «guadagno fiscale stimato» (essendo la quota soggettiva deducibile dalle tasse, ndr), con «una stima della cifra minima di risparmio sull’Irpef sulla base del reddito dichiarato dall’iscritto» e la percentuale versata.
La «terapia» dei «nudge» ha fatto, dati alla mano, bene alle entrate, con un incremento di «10 milioni su una raccolta totale di quasi 100». Soddisfatto Torricelli, che si augura l’esperienza funga da «stimolo» per le altre Casse previdenziali, per i Fondi pensione e per «i decisori pubblici».

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