I requisiti contributivi devono essere maturati a fine 2018
di Nicola Mondelli

I docenti, compresi quelli di religione, e il personale educativo, amministrativo, tecnico ed ausiliario in servizio con contratto a tempo indeterminato che si trovano in un sistema misto di calcolo della pensione e che, potendo fare valere alla data del 31 dicembre 2018 i requisiti contributivi richiesti dall’articolo 24 della legge 214/2011 e successive integrazioni (42 anni e tre mesi se donne e 43 anni e tre mesi se uomini), vogliono essere collocati a riposo con diritto al trattamento pensionistico anticipato con decorrenza 1° settembre 2019, non hanno al momento dato alternative: entro domani 12 dicembre dovranno presentare – utilizzando esclusivamente il sistema delle istanze online presente nel sito web Polis del Miur – la domanda di dimissioni volontarie dal servizio secondo le disposizioni contenute nel decreto ministeriale 727 del 15 novembre 2018 e nella circolare prot. 50647 del 16 novembre 2018. Entro domani, presentando domanda in forma cartacea, potranno chiedere di essere trattenuti in servizio quanti hanno necessità di raggiungere il minimo contributivo per avere diritto al trattamento pensionistico.
Sempre entro domani, il personale che ha già presentato le domanda di cessazione per raggiungimento del limite massimo di servizio, di dimissioni volontarie e di trattenimento in servizio, può presentare la domanda di revoca utilizzando le istanze online.

Momento delicato è quello successivo alla scadenza delle domanda. Scattano infatti le operazioni per l’accertamento del diritto al trattamento pensionistico, accertamento che dovrà essere effettuato da parte delle sedi competenti dell’Inps sulla base dei dati presenti sul conto assicurativo entro i termini che saranno comunicati successivamente con nota congiunta Miur/Inps. A tale fine gli uffici scolastici territoriali dovranno, con riferimento a coloro che cesseranno dal servizio con decorrenza 1° settembre 2019, provvedere all’esatta ricognizione delle domanda di ricongiunzione, riscatti, computo, nonché ai relativi allegati, prodotte entro il 31 agosto 2000 e non ancora definite.
La certezza del diritto al trattamento pensionistico potrà aversi solo dopo che saranno state completate le verifiche da parte dell’Ente di previdenza sull’esattezza e completezza dei dati riportati nel conto assicurativo, unitamente agli adempimenti espressamente richiesti agli uffici scolastici territoriali( entro il mese di febbraio 2019?).
Per avere piena conoscenza dell’ammontare della pensione occorrerà invece attendere l’emanazione da parte dell’Inps dell’atto contenente gli elementi che lo hanno determinato (indicativamente tra giugno e luglio).
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