Outlook stabile per il mercato assicurativo Danni globale nel 2019. Questo il giudizio dell’agenzia di rating Moody’s sulle prospettive dell’industria che vedrà la crescente richiesta di risarcimenti controbilanciata dalla solidità patrimoniale e dalla disciplina in fase di assunzione dei rischi.

“Sono proprio la maggiore attenzione nell’attività di underwriting e la crescente redditività degli investimenti, favorita dall’incremento dei tassi e dallo spostamento verso asset più rischiosi, a sostenere la redditività del settore Danni”, ha spiegato Helena Kingsley-Tomkins, analista di Moody’s. “I margini di profitto devono far fronte a un aumento di richieste di risarcimenti, mentre la crescita dei premi sarà minore, a causa del rallentamento globale dell’economia e della maggiore concorrenza”. In particolare, per quanto riguarda le compagnie europee Danni, Moody’s prevede un probabile peggioramento, anche se modesto, del combined ratio e dei rendimenti degli investimenti nel 2019. La maggior parte delle compagnie è ben attenta ad assumere rischi, ma la competizione sul mercato frenerà l’aumento dei premi che sarebbero necessari per fronteggiare le crescenti richieste di risarcimento, il che pone un rischio aggiuntivo al rilascio delle riserve.

Gli assicuratori statunitensi sono stati colpiti da perdite considerevoli a causa della stagione degli uragani e degli incendi della California. Tuttavia, a fine anno il conto lasciato dagli eventi catastrofali sarà molto inferiore ai livelli record del 2017. Del resto, le compagnie dispongono di ampie capacità di capitale, mentre le riassicurazioni assorbiranno le perdite e per il 2019 ci si attende un nuovo incremento dei premi delle polizze.

In Giappone il comparto auto continuerà a sostenere i profitti dell’industria assicurativa, anche se Moody’s ritiene improbabile che nei prossimi 12-18 mesi possano esserci ulteriori miglioramenti, a causa della graduale riduzione delle tariffe, mentre in Cina proprio le crescenti perdite nel comparto auto che saranno la causa del peggioramento dei combined ratio delle compagnie.