L’IVASS ha pubblicato i risultati dello Stress Test condotto dall’Autorità europea per le assicurazioni e la previdenza (EIOPA) in stretta collaborazione con le autorità nazionali di vigilanza.

L’esercizio ha preso a riferimento la situazione al 31.12.2017. Ha coinvolto 42 gruppi assicurativi stabiliti in 12 paesi, che rappresentano all’incirca il 75% degli attivi del mercato europeo.

Per l’Italia hanno partecipato: Assicurazioni Generali, Intesa Sanpaolo Vita, Poste Vita e Unipol Gruppo.

Lo Stress Test non è un esercizio di tipo “pass or fail”; ha l’obiettivo di valutare i profili di vulnerabilità e resilienza del settore assicurativo al realizzarsi di scenari avversi, al fine di alimentare le riflessioni sulle misure preventive e le azioni correttive che possono essere intraprese ex-ante per mitigare le eventuali vulnerabilità.

L’esercizio ha considerato tre scenari:
1. Yield curve up: si ipotizza un improvviso e significativo rialzo dei premi al rischio di tutti gli investimenti, che si accompagna a un deflusso di massa degli assicurati e a un significativo incremento dell’inflazione;
2. Yield curve down: si ipotizza un prolungato periodo di bassi tassi di interesse combinato con un incremento delle aspettative di vita;
3. Nat-cat: si ipotizza che si verifichino in successione otto eventi catastrofali naturali (due terremoti, quattro tempeste e due inondazioni). Gli epicentri dei due terremoti sono in Italia , mentre gli altri eventi sono localizzati nel resto d’Europa.

L’impatto degli scenari sui gruppi assicurativi è stato misurato attraverso due indicatori: la differenza tra attività e passività del bilancio Solvency II (c.d. EAoL: Excess Assets over Liabilities) e il livello dell’indice di solvibilità (c.d. SCR ratio Solvency Capital Requirement Ratio). Per la determinazione del secondo, data la complessità dei calcoli da condursi a livello consolidato, sono state consentite limitate approssimazioni e semplificazioni, non modificative della rilevanza e della direzione dell’impatto.

I risultati indicano che il mercato assicurativo europeo è complessivamente adeguatamente capitalizzato per assorbire shock severi ma plausibili quali quelli sopra menzionati. Tale risultato si conferma anche a livello domestico.

In particolare:

  • l’indice di solvibilità pre-stress (c.d. “baseline scenario”) dei gruppi italiani è risultato superiore, in media, a quella del campione europeo (213% rispetto a 202%); 
  • nessuno dei quattro gruppi Italiani fa registrare indici di solvibilità post-stress inferiori al 100% in nessuno dei tre scenari sopra menzionati; 
  • dopo lo stress dello scenario “Yield curve up”, l’indice di solvibilità dei gruppi italiani rimane positivo ma inferiore, in media, a quello del campione europeo (122% rispetto a 145%); 
  • dopo lo stress dello scenario “Yield curve down” l’indice di solvibilità dei gruppi italiani è superiore, in media, a quello del campione europeo (157% rispetto a 137%); 
  • dopo lo stress dello scenario “Nat Cat” l’indice di solvibilità dei gruppi italiani rimane sostanzialmente invariato. Analoghi andamenti si registrano per le variazioni dell’EAoL, in tutti e tre gli scenari considerati.

Ulteriori informazioni e dati sull’esercizio Europeo sono rinvenibili sul sito Eiopa.