di Simona D’Alessio

Cade (per ora) nel dimenticatoio lo «stratagemma» legislativo per dirimere la diatriba tra Inps e Casse previdenziali dei professionisti sui costi del cumulo gratuito dei periodi associativi «spezzati»: è stato, infatti, accantonato l’emendamento alla legge di bilancio della Lega, sostenuto dal sottosegretario al lavoro Claudio Durigon, che metteva nero su bianco che sarebbe stato l’Istituto guidato da Tito Boeri («unico ente pagatore», si leggeva nel testo) a dover sostenere le «spese amministrative» per la gestione delle pratiche di chi vuol fruire dello strumento, operativo dal mese di marzo, per andare in pensione. L’iniziativa, a quanto s’è appreso, orientata a scongiurare il contenzioso giudiziario fra le parti, nonché oggetto di un restyling del dicastero di via Veneto (si veda ItaliaOggi del 21 novembre 2018) si sarebbe, alla fine, infranta contro il «niet» del ministero dell’economia, che avrebbe lamentato la comparsa, in caso di approvazione, di nuovi oneri a carico della finanza pubblica.

Il «tramonto» dell’emendamento trova intatta la posizione dell’Adepp (l’Associazione delle Casse private): «La situazione non cambia, sulle spese s’era già espresso il ministero del lavoro», il 14 marzo, non avallando la richiesta dei 65 euro a pratica dell’Inps. E, dice il presidente Alberto Oliveti, visto che è stato stabilito che «ogni ente liquida la pensione col proprio metodo di calcolo, l’ideale sarebbe che ognuno pagasse la propria parte». Per quel che riguarda la Cassa che lo vede al vertice, l’Enpam (medici e dentisti), a cui sono pervenute 909 domande di accesso alla prestazione in regime di cumulo gratuito (e ne sono state liquidate 394, di cui 318 anticipate e 76 di vecchiaia), «siamo disponibili a pagare pure le prestazioni di competenza dell’Inps, svolgendo l’istruttoria per tutti» i «camici bianchi».
A richiedere a Inarcassa (architetti e ingegneri) il trattamento pensionistico unendo senza oneri i versamenti in più d’una gestione sono stati, invece, 700 professionisti. E 248 prestazioni sono, finora, giunte in porto.

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