Secondo  i dati resi noti dal Cecas in occasione del XIV Forum a Madrid, gli intermediari di assicurazione utilizzerebbero a sufficienza la tecnologia a disposizione, ma solo il 15% la usa in maniera avanzata.

Se è vero che il 40% a la disponibilità dei mezzi e li usa, è anche vero che il 44% non lo fa.

Lo studio ha anche osservato che il 57% dei clienti è digitale e cercano la mobilità. A livello delle compagnie lo studio rileva che il 70% utilizza il Big Data e quasi il 40% utilizza applicazioni.

La società metterà a disposizione sul proprio sito web uno strumento per gli intermediari, UTIM, che permette agli intermediari di valutare il loro grado di avanzamento tecnologico.

Nel corso del Forum anche Capgemini ed ICEA sono intervenuti sul tema “trasformazione digitale”, sottolineando entrambi che gli investimenti in tecnologia nel settore delle assicurazioni ci sono stati, ma non sempre sono stati di valore.

Per quanto riguarda l’arrivo di nuovi operatori come Apple, Capgemini ha osservato che saranno i comparatori vengono ad essere principalmente attaccati, perché l’intermediazione non è la concorrenza diretta. Ha insistito sul fatto che Apple sarà una minaccia per il canale diretto, ma la vera sfida resta la banca. Il segreto sarà nel trovare le varianti opportune per difendersi in maniera adeguata.

Fonte: Aseuranza