di Simonetta Scarane 

I cinesi si rivelano più tecnofili degli americani e dei francesi, secondo i dati dell’Osservatorio Cetelem, di Bnp Paribas specializzato sul credito al consumo. In Cina, il 90% degli automobilisti si dice pronto ad acquistare un’auto connessa e con guida autonoma, che sia Google car oppure una Apple car.

Negli Usa, paese d’origine dei due giganti delle nuove tecnologie, solo il 27% dei guidatori è favorevole a comprare un veicolo targato Apple o Google. In Francia, la percentuale sale al 37%. Dunque, secondo Cetelem gli automobilisti sono pronti per l’auto che si guida da sola, anche se ancora non è in vendita: più di 8.500 guidatori sono stati intervistati, in 15 paesi che costituiscono il 75% delle immatricolazioni nel mondo. Il 75% pensa che questa tecnologia diventerà realtà entro sei anni e mezzo nonostante le incertezze esistenti. La maggior parte delle tecnologie per gestire le distanze, sorpassare e inserirsi in una fila sono pronte, ma «l’ultimo miglio» sarà quello più difficile da superare.

Comunque, l’automobilista è pronto, ma la percezione differisce a seconda del paese, come ha dimostrato il report di Cetelem. Esiste una reale diversità fra i paesi che hanno una tradizione nell’industria automobilistica, con le fabbriche sul territorio, e i nuovi paesi dell’automobile, secondo gli esperti dell’Osservatorio Cetelem. Ed è questo che origina la differenza fra la volontà di acquistare una Apple car da parte di un guidatore americano e cinese. Ed è così che il 91% dei cinesi si dice pronto a togliere le mani dal volante, mentre gli americani non arrivano al 32% e i francesi al 41%.

 

Questa attrazione per il cambiamento da parte dei nuovi paesi, che sono quelli che registrano la maggior parte delle vendite dei nuovi veicoli, è molto importante per tutti i nuovi attori del settore. In Francia e in Germania oltre il 70% degli automobilisti ritiene che gli attuali costruttori di automobili siano i più legittimati a innovare le auto tradizionali verso il futuro dei veicoli che si guidano da soli, a guida autonoma. E il loro successo nel mondo dell’automobile potrà passare per questi paesi nuovi paesi.

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