di Anna Messia

Il ceo di Generali Germania, Giovanni Liverani, promuove un team di giovani manager per accelerare il riassetto nel Paese, che passa per la forte spinta all’innovazione tecnologica. Una squadra di quarantenni è stata infatti chiamata all’interno dei board delle principali società di Generali presenti nel Paese.

Christoph Glockner, che in precedenza era capo del personale e amministrazione di Generali Deutschland, ora è entrato nel board operativo di Cosmos. Si tratta della controllata dedicata al business diretto Vita, che con 2,5 miliardi di premi è leader in Germania come operatore diretto ed è ora pronta a crescere anche nel ramo Danni. Sempre a capo di Cosmos è stata chiamata come ceo ad interim un’altra giovane manager che già siede nel board, Claudia Andersch, che guida anche il business Vita del gruppo tedesco a Monaco. Mirko Tillmann, quarantenne e già capo della strategia in Germania, dal prossimo aprile entrerà invece nel board di Central, il brand di Generali  specializzato nel business malattia che raccoglie oltre 2 miliardi di premi. Le promozioni puntano a ringiovanire la squadra dei manager che dovrà guidare la rivoluzione digitale di Generali  in Germania, che vuole essere pioniera nel gruppo. Nel 2016 proprioGenerali  Deutschland sarà la prima società al mondo del Leone a lanciare Vitality, il prodotto innovativo dedicato alla salute su cui il group ceo, Mario Greco, ha puntato molto. E sempre a Monaco è atteso l’avvio di prodotti innovativi dedicati alla telematica e alla domotica. «Generali  sarà pioniera in Germania della trasformazione digitale», ha scritto Liverani in un intervento all’Handelsblatt anticipando il lancio nel 2016 di «prodotti smart». Oggi Generali  in Germania, con oltre 17 miliardi di premi, è il secondo assicuratore del Paese subito dopo Allianz , mentre quello tedesco è il secondo mercato di riferimento per il Leone subito dopo l’Italia. Liverani, chiamato lo scorso aprile a guidare il riassetto (passato attraverso la fusione di tre società in una), sta ora lavorando soprattutto su innovazione e produttività per riconoscere alla controllante una cedola più ricca dei 300 milioni pagati lo scorso anno. (riproduzione riservata)