di Teresa Campo

Terzo trimestre boom per il mercato della casa, con compravendite in rialzo del 10,8%, vale a dire oltre 10 mila in più rispetto alle 94.888 dello stesso periodo del 2014. Bene anche le vendite di cantine, box e posti auto, strettamente connesse a quelle di abitazioni di cui sono in larga parte pertinenze, cresciute del 9%, con 80.178 transazioni.

E’ quanto emerge dalla nota trimestrale dell’Agenzia delle Entrate sull’andamento del mercato immobiliare. A dare forza al trend contribuisce anche il fatto che le compravendite di abitazioni sono in crescita su tutto il territorio nazionale, anche se è il Nord ancora una volta a far registrare i risultati migliori. Nelle regioni settentrionali, con quasi 54 mila abitazioni passate di mano, il tasso tendenziale di crescita (+13%) è quasi doppio rispetto a quello delle regioni del Sud (+7%), mentre nel Centro Italia il rialzo (+10,7%) è in linea con la media nazionale.

Dopo il buon risultato del precedente trimestre, il mercato immobiliare italiano sembra quindi consolidare il trend di ripresa, una ripresa che poggia soprattutto sul residenziale, peraltro in Italia il maggiore comparto del mattone per dimensioni e per impatto sull’economia e sulla vita dei cittadini. Gli esperti preannunciavano il fenomeno da tempo, forti delle condizioni ottimali per comprare casa fornite dalla tripletta composta da prezzi delle abitazioni ai minimi, mutui facili e meno costosi che mai, leggera ripresa dell’economia e dell’occupazione. Ora però i dati dell’Agenzia delle Entrate danno finalmente alle previsioni anche il conforto dei numeri e confermano che la crescita vista nel secondo trimestre non era episodica. Il primo trimestre 2015 era risultato infatti ancora debole perché scontava l’entrata in vigore nel 2014 del nuovo regime legato alle imposte di trasferimento degli immobili che l’anno scorso aveva fatto registrare un rimbalzo anomalo. Ma gli ultimi dati hanno fugato tutti i dubbi e ora il mercato sembra finalmente marciare di buona lena, specie nelle metropoli, che di solito anticipano il resto del mercato. Insieme le otto città principali hanno visto lievitare le compravendite del 10,8%, per un totale di 18.353 transazioni, un valore assoluto inferiore a quello degli altri trimestri ma solo perché il terzo coincide col periodo estivo.

Bene, in particolare, Napoli e Milano. Il capoluogo partenopeo, che figurava all’ultimo posto nella precedente rilevazione, ha visto aumentare il numero di compravendite di oltre il 20%, mentre Milano, con oltre 4 mila abitazioni passate di mano da luglio a settembre (+18,2%), ha raddoppiato il pur brillante +9,2% registrato nel secondo trimestre.

Particolarmente positive anche le performance di Torino (+15,7%) e Firenze (+14,1%). Tra le grandi città, è invece la capitale a far registrare l’incremento più debole (+4,6%), di poco inferiore a quello del secondo trimestre di quest’anno, a fronte comunque di 6.339 transazioni, in valore assoluto il valore più alto tra tutti i capoluoghi italiani.

 

Nelle province invece il primato della crescita del mercato residenziale spetta a quella di Bologna (+14,4%) tallonata da Genova (+14%) e Torino (+13,1%). A livello complessivo la crescita del mattone tricolore nel periodo luglio-settembre si è attestato all’8,8%, anche se con importanti distinguo tra i vari settori: bene gli immobili commerciali (negozi, alberghi e altri edifici commerciali), con compravendite in aumento del 7,4%, tasso di crescita sempre interessante anche se inferiore al 10,3% dello stesso periodo del 2014. Più deboli gli uffici che, con 1.913 compravendite, ha registrato un incremento dello 0,9%, e gli immobili industriali (+2,2% e 2.058 transazioni), percentuali deboli ma finalmente positive dopo le forti cadute degli ultimi anni. Per entrambi i settori il dato annuo complessivo dovrebbe comunque rimanere negativo. Non così invece per il settore commerciale e soprattutto per il residenziale, che dovrebbe arrivare a una crescita delle transazioni intorno al 6%, per un totale di poco inferiore alle 445 mila compravendite, secondo le ultime stime dell’Osservatorio immobiliare di Nomisma. Ancora di là da venire invece la ripresa dei prezzi, che gli esperti non si aspettano prima del 2017. (riproduzione riservata)