In occasione della giornata dedicata agli investitori a Londra, Axa ha reso nota la sua nuova politica di gestione del capitale, adattata al nuovo regime di Solvency II che entrerà presto in vigore.

Sulla base del suo modello interno, la cui validità è stata confermata dall’Authority lo scorso 18 novembre, il gruppo disponeva al 30 settembre di un margine di solvibilità II del 212%.

«Un margine non solo elevato, ma anche resistente ad un largo ventaglio di choc finanziari e non», ha detto il deputy ceo Denis Duvern.

Sviluppato già dagli inizi degli anni 2000, il modello interno di Axa è già nel cuore della sua politica di gestione dei rischi e dei processi decisionali. Axa ha fissato un target di margine di Solvency II tra il 170 e il 230%.

L’accento continuerà ad essere messo sulla generazione di cash flow operativo disponibile.

Il gruppo ha infatti indicato di attendersi un contributo più elevato delle attività vita-risparmio-previdenza (+500 mln € all’anno circa.

Le controllate dovranno raggiungere sotto forma di dividendi tra il 75 e l’85% del loro cash flows operativo disponibile . Questo dovrebbe permettere al gruppo di offrire dividendi attraenti agli azionisti  e di continuare ad investire nella crescita. Viene dunque rivalutata la politica di distribuzione dei dividendi, con un obiettivo tra il 45 e il 55% del risultato consolidato.