Di Riccardo Tacconi

Nei primi giorni di Novembre, la Stryker Corp (FATTURATO 2013 9,2 MILIARDI DI DOLLARI, SEDE KALAMOZOO – MICHIGAN), ha annunciato che, dopo un anno di trattative condotte in sede extra-giudiziale, mentre erano in corso due processi a suo carico, ha chiuso una transazione con oltre 3.000 danneggiati, che lamentavano di aver sofferto danni fisici e morali a seguito della perdita di micro-particelle metalliche (cadmio e titanio) nel sangue, causate da due tipi di sue protesi metalliche d’anca (Rejuvenate and ABG II ), che aveva dovuto ritirare nel 2012 per questi stessi motivi.

 La transazione ammonta in totale a 1,438 miliardi di dollari (media per paziente: circa 479.350 dollari, compresi i costi di espianto delle protesi). Bella botta: 15,6% del fatturato….!|

 Anche la Johnson & Johnson, nel 2013, aveva transatto un caso (modello ASR) simile con 2,5 miliardi di dollari, per 8.000 casi, dopo aver ritirato 93.000 di queste protesi. La transazione equivale al 3,84% del fatturato globale 2012 della J&J

La J&J è invece, per ora, uscita indenne da una causa, intentale da una signora, per 1,5 milioni di dollari, davanti al Tribunale federale di Dallas, per un altro modello – Pinnacle – Ultamet– in quanto la giuria ha deciso che non c’erano motivi di responsabilità a carico della J&J.

 Le cause in corso per questo modello sono, però, 6.000.

 Fonte: http://thedailyrecord.com/2014/11/03/stryker-deal-on-recalled-hip-implants-tops-1b/