L’EIOPA (European Insurance and Occupational Pensions Authority) ha pubblicato i risultati degli stress test sulle compagnie europee di assicurazioni.

I risultati degli stress test avviati a inizio anno su un campione di compagnie e gruppi che rappresenta il 55% del mercato europeo e il 60% di quello italiano, rappresentano il primo strumento di valutazione della solidità finanziaria del settore assicurativo europeo.

Non è stato reso noto l’elenco dei promossi e dei bocciati perché l’obiettivo dell’indagine, spiega EIOPA è di “mettere in luce i fattori di robustezza e vulnerabilità del settore” senza entrare nel merito dell’adeguatezza patrimoniale delle singole aziende.

Secondo l’EIOPA gli esiti degli stress test sono stati positivi, con una generale sufficienza in termini di capitalizzazione delle imprese secondo lo scenario dettato da Solvency II e solo il 14% delle compagnie al di sotto della soglia richiesta.

Sul lungo periodo (8-10 anni) però, l’EIOPA ritiene che alcune compagnie potrebbero avere dei problemi a mantenere l’equilibrio in uno scenario di forte stress.

Per quanto riguarda le compagnie dei nostro paese, gli stress test hanno interessato Generali, Unipol, Intesa Sanpaolo Vita, Reale Mutua (a livello di gruppo per tutte e quattro le compagnie), Mediolanum Vita, Poste Vita e Allianz Italia.

Il livello di capitalizzazione richiesto dalla Direttiva Solvency II è stato ritenuto sufficiente per tutte le imprese italiane, anche se sotto stress si abbassa rispetto alla media europea nello scenario “Core “. Nell’ipotesi più severa di shock finanziari del Core Stress test comunque la metà delle imprese italiane continuerebbero a soddisfare il requisito patrimoniale, mentre nell’ipotesi del Low Yeld Stress Test ben l’83% (che corrisponde al 76% dell’intero campione europeo).