Vito De Ceglia

Milano P er il mercato dell’auto la “nottata” è passata, o almeno sembrerebbe guardando i dati dei primi dieci mesi dell’anno che indicano una crescita del 4,2% equivalente ad un aumento di 46.537 immatricolazioni. Risultati corroborati, peraltro, dai numeri riportati ad ottobre quando l’incremento è stato addirittura del 9,2% pari a 121.736 nuove vetture immatricolate rispetto all’analogo mese dello scorso anno. Si tratta delle prima crescita significativa dopo quella registrata lo scorso febbraio che chiuse anche allora con un +9,2%. Ma ancora più interessanti sono i segnali che arrivano dal segmento dei privati che sempre ad ottobre, rispetto ad un anno fa, ha avuto un incremento del 15%. Un dato che, però, non deve fuorviare dal momento che la quota dei privati resta complessivamente ben al di sotto della norma, con il 65,1% nel mese e con il 61,8% nei dieci mesi. Numeri alla mano, la vera sorpresa arriva invece dal settore del noleggio: il vero driver delle nuove immatricolazioni. Per rendersene conto, basta passare in rassegna i dati di ottobre: in Italia, un’automobile su cinque è oggi destinata all’attività di noleggio, a lungo o a breve termine. Una percentuale che testimonia di un settore in salute, ormai prossimo a chiudere il 2014 con un fatturato complessivo di oltre 6 miliardi di euro: rispettivamente, 5,2 miliardi (+1%) nel noleggio a lungo termine e 860 milioni nel noleggio (+2%) nel noleggio a breve termine. «Al momento, a livello di immatricolazioni, registriamo una crescita di poco inferiore al 20% rispetto al 2013 equivalente a 260mila vetture — conferma Fabrizio Ruggiero, presidente di Aniasa, l’associazione confindustriale che raccoglie le società di noleggio — Tra novembre e dicembre i numeri potranno magari un po’ fluttuare, ma ci aspettiamo comunque una chiusura d’anno attorno al +15%». Se per il noleggio a breve termine il volano è stato il rilancio del turismo “incoming”, specialmente dagli Usa e dall’intera area del Nord Europa, per il noleggio lungo termine (Nlt) è stata predominante la necessità di sostituzione delle flotte delle aziende clienti, dopo le proroghe e i prolungamenti contrattuali che ne avevano allungato il periodo di utilizzo. Il forte aumento di immatricolazioni in corso porterà ad un deciso rinnovamento della flotta, con l’ingresso nel parco circolante nazionale di veicoli nuovi più efficienti ed ecologici, di dimensioni e cilindrate contenute. E pertanto anche il livello di emissioni si riduce sensibilmente, arrivando a fine semestre 2014, di pari passo con l’evoluzione motoristica promossa dalle Case auto, a quota 130 g/km di CO2. Dal punto di vista macro quindi, il noleggio si sta riportando ad una dimensione in linea con i tempi precedenti l’inizio della crisi, quando nel periodo 2005-2007 i volumi delle immatricolazioni di vetture superavano le 300.000 unità all’anno. Anche se, va detto, i numeri del periodo precrisi rimangono lontani: infatti, il consuntivo del comparto stimato per fine 2014, circa 260mila immatricolazioni, resta comunque inferiore del 15-18% rispetto al citato periodo triennale di alta espansione. «L’auspicio è di raggiungere i livelli pre-crisi entro 3 anni, ma è necessario innanzitutto che il Paese torni a crescere — spiega Ruggiero —, e in seconda battuta che venga semplificata l’attuale situazione normativa che non favorisce lo sviluppo del noleggio. Basti pensare che oggi i clienti beneficiano di livelli di deducibilità e detraibilità più bassi di quelli che avevano solo tre anni fa». Nei giorni scorsi, poi, ad aggravare il quadro è arrivata la circolare attuativa dell’articolo 94 del Codice della strada, che prevede per i noleggi superiori ai 30 giorni l’obbligo di dichiarare alla Motorizzazione il nome dell’utilizzatore del veicolo. «Un obbligo che comporta adempimenti burocratici e ulteriori oneri che andranno a pesare sul cliente finale», puntualizza Ruggiero. Di fronte a questo scenario, risulta per certi versi in contro tendenza la crescita delle immatricolazioni del Nlt, con un aumento del 23% per le autovetture e ben del 60% per i veicoli commerciali nei primi 9 mesi dell’anno. «Questo segmento negli ultimi anni aveva risentito particolarmente della negativa fase congiunturale ed è stato caratterizzato fino all’anno scorso da un considerevole aumento della durata contrattuale media», sottolinea il presidente. L’apporto positivo sul mercato da parte del Nlt è ancora più evidente dall’andamento degli ordini, lievitati rispetto al giro di boa del 2013 del 33,5% per le vetture e dell’89% per i furgoni. Volumi che confermano una sostenuta ripresa del settore ed una prospettiva di buon andamento anche per il 2015. «Il prossimo anno ci aspettiamo ancora un mercato di sostituzione — conclude Ruggiero — con qualche piccolo segnale positivo da un punto di vista macroeconomico. Anche perché quando si parla del 2015 non va dimenticato l’effetto-Expo, con i 20 milioni di visitatori previsti e tutto l’indotto che ne deriverà. In particolare, per quanto ci riguarda, con effetti positivi sul noleggio a breve termine ». Immettendo nuove auto il noleggio contribuisce a ridurre i fenomeni di inquinamento Al momento la crescita delle immatricolazioni nel settore del noleggio è addirittura del 20% sullo stesso periodo dell’anno passato. Si conta di chiudere il 2014 ad almeno +15% Fabrizio Ruggiero, presidente di Aniasa