Nel mese di ottobre la nuova produzione di polizze vita individuali raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari, secondo una prima stima dell’ANIA, a € 8,3 mld, il 51,7% in più rispetto allo stesso mese del 2013; da inizio anno i nuovi premi emessi hanno raggiunto € 77,0 mld, in crescita del 49,0% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Considerando anche i nuovi premi del campione delle imprese U.E., pari a € 1,5 mld, in aumento del 18,1% rispetto a ottobre 2013, i nuovi affari vita complessivi nel mese sono stati pari a € 9,8 mld (+45,3% rispetto allo stesso mese del 2013), mentre da inizio anno hanno raggiunto € 90,6 mld, il 45,7% in più rispetto all’anno precedente.

Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di ottobre i premi di ramo I afferenti a nuove polizze individuali hanno registrato una crescita del 31,1% rispetto allo stesso mese del 2013, a fronte di

un ammontare pari a 5,8 mld (circa il 70% dell’intera nuova produzione emessa). In forte accelerazione, per il quinto mese consecutivo, è risultata la raccolta di nuovi premi su polizze di ramo V, pari a € 282 mln (il 3% dell’intera nuova raccolta), più che raddoppiata rispetto a ottobre 2013. La restante quota (27%) della

nuova produzione vita ha riguardato premi i di ramo III, quasi esclusivamente di tipo unit-linked, che, in linea con i mesi precedenti, hanno registrato una raccolta in forte aumento (duplicata rispetto allo stesso mese dell’anno precedente) per un ammontare pari a € 2,3 mld. I contributi relativi a nuove adesioni previdenziali individuali, pari a € 111 mln, sono risultati in aumento del 10,1% rispetto a ottobre 2013. Si evidenzia, inoltre, che l’82% delle imprese del campione statisticato, rappresentative dell’86% del mercato in termini di premi, ha registrato da inizio anno una raccolta superiore a quella dell’analogo periodo del 2013 e che il 41% delle imprese (per una quota premi pari al 38%) ha ottenuto un risultato migliore rispetto

alla variazione media registrata da tutte le imprese italiane ed extraU.E. (+49,0%). Da gennaio la modalità di versamento a premio unico costituisce la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 96% del totale in termini di premi; calcolando i premi mediante una misura che consente di tandardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – l’incremento del volume premi da inizio anno diminuirebbe dal 49,0% al 36,7%.