La Fondazione “Severo Galbusera” ha confermato l’impegno ad affrontare le problematiche nel campo della responsabilità sanitaria con l’obbiettivo di ripristinare le condizioni per il trasferimento assicurativo dei rischi del settore.

Queste tematiche sono state trattate, sul versante del diritto e dell’assicurazione in un convegno veronese dell’aprile scorso, i cui atti, raccolti in volume, sono stati presentati giovedì 27 novembre a Milano, nella sede della Biblioteca Mansutti.

Davanti a una platea di addetti ai lavori, Daniele de Strobel, direttore del Comitato Scientifico della Fondazione Galbusera, Giulio Ponzanelli, professore ordinario di diritto all’Università del Sacro Cuore di Milano, Fausto Panzeri, presidente della Fondazione, hanno ripreso le tesi e gli argomenti connessi alle criticità del rischio sanitario e del suo trattamento.

Argomentazioni contenute nel volume, prodotte da alcuni dei più rappresentativi giuristi e assicuratori esperti della materia (Massimo Antonarelli, Luca Coletto, Giulio Ponzanelli, Daniele De Strobel, Rosanna Breda, Giacomo Travaglino, Lucia Poli, Luigi Mastroroberto, Samuele Marinello, Fabio Maniori, Filippo Manassero, Claudio Ades).

A dare ulteriore spinta all’impegno e al programma della Fondazione Galbusera è intervenuto alla conferenza stampa milanese Renato Balduzzi, al cui nome è legata la legge che da ministro della Salute del Governo Monti aveva redatto, ma che aveva avuto – in sede di discussione parlamentare – modificazioni rilevanti. Tali da – per rimediare a una situazione in cui è in gioco la sostenibilità del rischio sanitario – richiedere l’urgente adozione di nuove linee-guida univoche.

La Fondazione Galbusera si propone pertanto di mettere a confronto i diversi attori che operano nel campo della sanità, del rischio clinico, della responsabilità professionale sanitaria, della sanità integrativa e delle assicurazioni.

Balduzzi ha dichiarato la propria disponibilità a coadiuvare la Fondazione Galbusera nel tentativo di affrontare e contribuire a risolvere soprattutto le problematiche della cosiddetta “malpractice medica” e della medicina difensiva.

La prima caratterizzata da costi talmente elevati da non trovare soluzioni in termini di coperture assicurative per alcune strutture sanitarie e specializzazioni mediche a rischio elevato. La seconda registra il preoccupante fenomeno che vede i medici che, piuttosto di rischiare una prescrizione di cure o un intervento malriusciti, moltiplicano esami e ricoveri molto spesso inutili. E talvolta controproducenti. I cui costi hanno superato il 10 per cento della spesa sanitaria nazionale.

Il programma biennale varato dalla Fondazione Galbusera comporta, come primo atto, la convocazione attorno a un tavolo di discussione dei diversi attori.

Ogni informazione ulteriore e aggiornamento sono disponibili sul sito www.fsgalbusera.com.