Se non riceverà i dati e la documentazione che ha richiesto agli amministratori del Fondo Pensione della categoria, il presidente del Gruppo Agenti di Assicurazione Toro (GAAT) Roberto Salvi è pronto ad avviare un’azione giudiziaria per ottenerli. L’obiettivo di Salvi, sollecitato ad agire dalla base degli iscritti, allarmati dalle indiscrezioni su un forte disavanzo e su un possibile commissariamento, è fare chiarezza sui conti e sulla sostenibilità nel tempo del Fondo Pensione Agenti attraverso un’analisi statistico-attuariale indipendente.

Al presidente del Fondo, Francesco Pavanello, Salvi aveva inviato giorni fa una richiesta ufficiale per poter accedere a dati, documenti, bilanci e rapporti indispensabili per l’approfondimento tecnico della reale situazione.

La richiesta non ha sinora avuto esito.

Mentre i timori per il futuro delle pensioni, alimentati dalle voci di uno squilibrio finanziario che avrebbe toccato gli 800 milioni di euro, si diffondono tra gli agenti in attività e tra i pensionati, Salvi chiede sulla base di quali dati altre organizzazioni di categoria, sindacali e non, abbiano fondato le considerazioni e le prese di posizione espresse in varie sedi negli ultimi tempi. “Gli agenti – sottolinea Salvi – hanno interesse e diritto a conoscere con esattezza la reale situazione finanziaria del Fondo Pensione cui versano i contributi e dal quale dovranno ricevere l’assegno pensionistico”.

Roberto Salvi si dichiara deciso ad andare in fondo alla vicenda, se necessario attraverso un’azione giudiziaria . “Voglio ricordare – sottolinea – che all’art. 29, dove si parla di “trasparenza nei confronti degli aderenti”, lo Statuto e Regolamento del Fondo Pensione Agenti stabilisce che ogni iscritto ha diritto ad avere, oltre a copia di Statuto e Regolamento, la Nota Informativa, il Bilancio e tutte le informazioni previste dalle disposizioni normative della Covip, l’Autorità di vigilanza sui fondi pensione e sulle Casse Professionali di Previdenza