Si scalda ancora il confronto tra gli agenti di assicurazione sul fondo pensione di categoria a rischio commissariamento Covip per un disavanzo prospettico che si aggirerebbe sui 600-700 milioni. Roberto Salvi, presidente del Gaat, il sindacato agenti Toro, ha sollevato critiche sul tavolo aperto dallo Sna, il sindacato nazionale agenti, con il ministero del Lavoro per individuare un piano di riequilibrio. «Non si è ancora fatta la minima trasparenza sui numeri e sugli errori che ci hanno condotto in questa situazione e non sono per nulla chiare le modalità di calcolo che, secondo lo Sna, consentirebbero un riequilibrio con un abbattimento medio del 15% delle prestazioni in erogazione», dice Salvi contrario al taglio delle pensione già percepite dagli agenti «che vincerebbero facilmente ogni ricorso davanti ai giudici». Salvi nei giorni scorsi si è recato presso la sede del Fondo e dopo due raccomandate e varie telefonate, e soprattutto dopo l’annunciato sequestro documentale, ha recuperato buona parte dei documenti necessari per l’analisi di sostenibilità, affidata allo studio attuariale Crenca i cui risultati sono attesi a metà gennaio. (riproduzione riservata)