Pagina a cura di Daniele Cirioli  

 

Entro fine anno i lavoratori iscritti alla previdenza integrativa devono comunicare al proprio fondo pensione l’eventuale mancata deduzione dal proprio reddito dei contributi versati. La comunicazione serve a risparmiare le tasse (l’Irpef) sulla futura prestazione che verrà erogata dal fondo pensione (rendita e/o capitale) e riguarda l’anno 2013, anno per il quale il termine per presentare la dichiarazione dei redditi è scaduto quest’anno. In particolare, se durante il 2013 il proprio datore di lavoro non è riuscito a dedurre in tutto e per tutto i contributi versati a un fondo pensione, e se a tanto non è stato possibile rimediare quest’anno (2014), in via autonoma sulla denuncia dei redditi (modello 730 o Unico), si può richiedere uno sconto sulle tasse da pagare sulla futura pensione di scorta. Per questo è necessaria la comunicazione al fondo pensione entro il 31 dicembre 2014: per indicare l’importo di contributi non dedotti. Così facendo, all’atto dell’erogazione della prestazione (pensione o capitale), il fondo pensione escluderà dalle tasse (Irpef) la quota corrispondente all’importo dei contributi non dedotti.

 

Pensioni di scorta. La prestazione tipica dei fondi pensione (tecnicamente si chiamano «forme previdenziali complementari») è una pensione, cioè una rendita erogata periodicamente all’iscritto (in genere un lavoratore) quale contro-prestazione del versamento, da parte dell’iscritto al fondo pensione, di contributi durante la vita lavorativa. Insomma, è come con l’Inps che gestisce il sistema di previdenza obbligatorio. I fondi pensione, però, accanto alla rata mensile (una sorta di pensione) prevedono anche l’erogazione di un’altra tipologia di prestazione: un capitale. Non solo; durante la vita lavorativa (quando si pagano i contributi), poi, possono erogare anche delle anticipazioni per aiutare i lavoratori a fronte a spese impreviste, a periodi di disoccupazione o ad altro.

 

Lo sconto fiscale. Per quanto riguarda i contributi, la vigente disciplina prevede la possibilità di dedurli dal reddito complessivo di chi li paga per un importo non superiore a 5.164,57 euro annui. È possibile fruire di questa deduzione fiscale anche in relazione ai contributi versati nell’interesse di persone a carico (art. 12 del Tuir: moglie, figli ecc.), purché le stesse si trovino in situazione di «carico fiscale».

 

L’appuntamento di fine anno. L’appuntamento di fine anno interessa i lavoratori che non siano riusciti a dedurre dal proprio reddito i contributi versati a un fondo pensione, perché non è stato possibile per il datore di lavoro; non hanno fatto la dichiarazione dei redditi; o perché hanno versato un importo superiore a 5.164,57 euro, che rappresenta il limite massimo di deduzione (in tal caso, la comunicazione riguarderà la quota di contributi eccedente il predetto limite). Potrebbe anche essere il caso, per esempio, di un lavoratore che abbia perso il posto di lavoro e perciò il suo datore di lavoro non è stato nelle possibilità di riconoscergli appieno la deduzione fiscale.

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