L’Italia è un paradiso fiscale per le eredità, ma dopo i recenti interventi sulle rendite finanziarie aumentano i timori di un inasprimento della tassazione delle successioni. Un tema cui i risparmiatori italiani sono molto sensibili visto che nel Paese domina la ricchezza ereditata. Tra chi è alle prese con il passaggio generazionale, «oltre alla gestione del patrimonio liquido, notiamo un costante interesse a trovare soluzioni innovative che permettano di gestire le proprie passioni. Tra le principali passioni dei nostri clienti c’è l’immobile molto spesso storico e importante che necessita di costanti cure», spiega Marco Caldana, a.d. di Farad International. E qui entra in gioco la polizza vita. «È un ottimo strumento di protezione in vita e di pianificazione successoria che può gestire sia la parte liquida del patrimonio ma anche la parte illiquida, senza dimenticare che la polizza vita ha i vantaggi di un trust irrevocabile ma è revocabile in caso di bisogno», avverte Caldana. Due gli utilizzi della polizza legata agli immobili. «Il primo è relativo al passaggio diretto verso gli eredi, il secondo nell’ambito del legato testamentario, donazione che il sottoscrittore dispone a favore di terzi, nel rispetto della legittima». Nel primo caso, «sottoscrivere per tempo un contratto di assicurazione sulla vita che investe in un patrimonio immobiliare, porterà agli eredi vantaggi amministrativi, fiscali e successori in quanto tutto verrà gestito come predisposto dal contraente defunto, con minori possibilità di conflitti e in un ambiente fiscale agevolato», dice Caldana. Nel secondo caso, la polizza vita, «permette al contraente di essere certo che vengano perseguite le proprie volontà filantropiche, offre la certezza che i beni, spesso di pregio, saranno gestiti da associazioni dedicate ma soprattutto permetteranno all’ente ricevente di non sobbarcare importanti investimenti per far fronte agli aspetti economici della successione. Infine, il beneficiario caso morte beneficerà di tempi brevi e certi, con azzeramento della litigiosità, senza rischiare dannosi anni di abbandono». Su questo fronte Farad sta studiando un prodotto ad hoc che abbinerà i vantaggi di una polizza rivalutabile con l’obiettivo di fare pervenire i lasciti al Fai, Fondo ambiente italiano, con cui ha sottoscritto un accordo.