Il cda di Unipol ha deliberato di sottoporre all’approvazione dell’assemblea straordinaria del 25 febbraio la conversione obbligatoria di tutte le azioni privilegiate in circolazione in azioni ordinarie di nuova emissione. L’operazione è sottoposta anche all’approvazione dell’assemblea speciale dei possessori di azioni privilegiate, convocata per il 26 febbraio.

Essa prevede la conversione obbligatoria delle azioni privilegiate in ordinarie sulla base di 1 azione ordinaria per ciascuna privilegiata, senza pagamento di alcun conguaglio.

Assumendo come data di riferimento il 28 novembre, sulla base del rapporto di conversione, agli azionisti privilegiati verrebbe riconosciuto un premio implicito dell’8,54% rispetto al rapporto di conversione implicito nei prezzi medi di borsa degli ultimi sei mesi.

La proposta è finalizzata a razionalizzare e semplificare la struttura del capitale di Ugf; a uniformare i diritti patrimoniali e amministrativi di tutti i soci; a creare un’unica categoria di azioni, con un unico prezzo, con conseguenti benefici nella comprensione del valore del titolo azionario; ad accrescere il flottante migliorando per tutti i soci la liquidità e la stabilità del titolo; ad aumentare il peso del titolo Ugf all’interno degli indici azionari.

Anche il cda di UnipolSai ha deliberato di sottoporre all’approvazione dell’assemblea straordinaria la conversione obbligatoria delle azioni di risparmio di categoria A e di categoria B in azioni ordinarie di nuova emissione. Inoltre, nell’assemblea convocata per il 26 gennaio, sarà proposta l’adozione di alcune modifiche statutarie. L’operazione è sottoposta anche all’approvazione dell’assemblea speciale dei possessori di azioni di risparmio A e dei possessori di azioni di risparmio B, entrambe convocate per il 27 gennaio.

L’operazione prevede la conversione obbligatoria di tutte le azioni di risparmio in circolazione in ordinarie secondo un rapporto che prevede: 100 azioni ordinarie per ciascuna azione di risparmio A, senza pagamento di alcun conguaglio; 1 azione ordinaria per ciascuna azione di risparmio B, senza conguaglio. Le motivazioni dell’operazione sono identiche a quelle di Ugf.

Durante la conference call indetta per spiegare la duplice operazione, l’a.d. di UnipolSai, Carlo Cimbri, ha spiegato che, se la proposta di conversione dei titoli privilegiati di Unipol e di quelli di risparmio di UnipolSai nelle rispettive classi ordinarie troverà accoglimento nelle assemblee straordinarie, per le azioni del gruppo assicurativo potrebbe crescere l’interesse da parte degli investitori internazionali.

Riferendosi in particolare all’operazione UnipolSai, il top manager ha spiegato che «la nostra proposta persegue l’obiettivo per tutti gli azionisti di razionalizzare le categorie e avere una sola classe» scambiata in borsa. «Un processo che renderà più leggibile il titolo per gli investitori nazionali e soprattutto per quelli esteri». Cimbri ha inoltre spiegato che UnipolSai non si sobbarcherà «alcuno sforzo ulteriore rispetto a quanto indicato» per coprire eventuali recessi e che «l’esito dell’operazione è totalmente nelle mani del mercato». In caso di conversione totale delle azioni di categoria A e B di UnipolSai, ha inoltre spiegato Cimbri, «Unipol, che oggi detiene il 63,4% del capitale ordinario, scenderà al 61%». Contestualmente, ipotizzando una conversione totale anche sui titoli privilegiati di Unipol, «la quota FinSoe si ridurrà al 31,4%».

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