La decisione di Standard & Poor’s di mettere in credit watch il merito creditizio di Generali assicurazioni in vista di una possibile revisione al ribasso è riconducibile alla «pubblicazione della revisione dei criteri» sui rating sovrani. Lo ha detto la stessa agenzia, in un comunicato. S&P ha messo in credit watch il rating di Generali e di altre società assicurative alla fine di novembre. Secondo S&P, l’esposizione del Leone sull’Italia è maggiore rispetto ad altre compagnie del comparto il cui rating non è stato messo in credit watch. S&P potrebbe effettivamente rivedere al ribasso il giudizio sulla compagnia guidata dall’a.d., Mario Greco, nel caso in cui le Generali non si dimostrino in grado di superare gli stress test avviati dall’agenzia per simulare il default dell’Italia. Il giorno in cui venne ufficializzata l’azione di S&P, Greco aveva affermato che se la compagnia non fosse in grado di superare gli stress test sarebbe stato «un problema per tutti, non solo per Generali. Anche i nostri peer avrebbero delle difficoltà. In ogni caso l’Italia non andrà in default», aveva concluso Greco.

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