Secondo le rilevazioni condotte da Innovation Team, su un panel di 1.169 intermediari, fra il 20 novembre e il 7 dicembre, oltre 5.000 agenti e 1.300 broker hanno avviato delle collaborazioni nel corso del 2013. Questi sono alcuni dei dati analizzati nel corso del convegno organizzato dallo SNA, dal titolo: “Le collaborazioni: esperienze, scenari e opportunità per intermediari assicurativi, clienti e compagnie. Il punto ad un anno dalla legge 221/2012”.

A un anno dall’entrata in vigore della legge che di fatto ha sancito la libertà per gli intermediari di poter collaborare, osserviamo un grande entusiasmo da parte della categoria agenti, come dimostra l’indagine di Innovation Team, e siamo fieri di avere interpretato con lungimiranza i segnali che ci provenivano dai nostri associati – dichiara Claudio Demozzi, Presidente Nazionale dello SNA – Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazione.Come molti ricorderanno il Sindacato si è speso con grande intensità e senso di responsabilità affinché fosse promulgata per legge la libertà a collaborare, e poi, nel corso di questi ultimi mesi un grandissimo sforzo è stato profuso nell’attività di formazione e divulgazione svolta in tutta Italia presso le nostre sedi provinciali.
A scanso di equivoci, è opportuno qui sottolineare che le collaborazioni sono da un lato per i nostri clienti un’occasione di maggiore trasparenza e di reale concorrenza cui hanno diritto, dall’altro offrono agli agenti maggiori opportunità per lo sviluppo del business assicurativo. Oggi, oltre al ringraziamento doveroso alle Istituzioni, che hanno colto come la libertà di proporre polizze in collaborazione fra agenti sia un valore e non una criticità, vanificando di fatto le manovre lobbistiche dell’associazione delle Compagnie di Assicurazioni, è corretto ricordare il “protocollo d’intesa” che abbiamo varato oltre un anno e mezzo fa con Aiba, cui si aggiunge la guida metodologica delle collaborazioni, che è stata realizzata e organizzata proprio da questo Sindacato. Un modello concreto, composto da FAQ, –
continua Demozzi – per dare ai nostri iscritti indicazioni pratiche e puntuali per avviare le collaborazioni e che rappresenta un vademecum prezioso per quanti vogliono avviare collaborazioni. Parliamo di oltre 5.000 agenti che ad oggi hanno deciso di avviare collaborazioni, ovvero il 37,7% della base”.

 “Se da un lato osserviamo come le collaborazioni siano molto diffuse presso agenti e broker, dall’altra evidenziamo anche come il giro d’affari che generano sia piuttosto limitato a causa dell’utilizzo occasionale e focalizzato quasi esclusivamente su rc professionale e auto – commenta Fabio Orsi di Innovation Team. Questo perché probabilmente mancano ancora le condizioni per un effettivo sviluppo delle collaborazioni: maggior centralità di broker grossisti e network di intermediari, entrata nel mercato di compagnie straniere, diffusione di strumenti informatici per amministrazione e gestione di più collaborazioni. Ma è bene anche analizzare un aspetto direi fondante e profondamente insito nelle collaborazioni: per il 77,6% dei rispondenti sono una conquista di indipendenza e libertà per gli intermediari”.