Secondo le statistiche dell’IVASS nel 2012 i premi del lavoro diretto italiano raccolti nel ramo Incendio ed elementi naturali dalle 72 imprese esercenti il ramo (Tavola n. 1), sono ammontati a 2.306 milioni di euro, con un decremento dell’1,6% rispetto all’anno precedente, che segue al -0,2% del 2011.

Con riferimento alle sole imprese che hanno esercitato il ramo Incendio ed elementi naturali, la raccolta in tale ramo ha costituito il 6,6% dei premi complessivi delle assicurazioni danni di tali imprese (come nel 2011).

In particolare, la raccolta premi per fasce di mercato (Tavola n. 2) evidenzia che, nel 2012, le 8 imprese di prima fascia hanno realizzato il 68,5% del totale della raccolta Incendio ed elementi naturali.

I gruppi con portafoglio premi del ramo Incendio ed elementi naturali non inferiore a 100 milioni di euro (comprendenti 27 imprese, pari al 37,5% delle imprese esercenti il ramo) hanno presentato, nel 2012 (Tavola n. 3), una raccolta pari a 1.787 milioni di euro (77,5% del totale mercato di ramo).

Incidenza dei costi di gestione

Dal successivo prospetto si rileva che le provvigioni di acquisizione e di incasso nel 2012 (Tavola n. 6) sono state pari al 21,9% dei premi lordi contabilizzati, in lieve decremento rispetto al 22,3% del 2011 (valore minimo: 21,4% nel 2009; valore massimo: 22,6% nel 2007). Nel 2012 l’incidenza sui premi delle altre spese di acquisizione è risultata in crescita rispetto al 2011, raggiungendo il 4,4%, che rappresenta il valore massimo del periodo (valore minimo del 3,5% nel 2008), mentre il peso sui premi delle altre spese di amministrazione, pari al 4,5%,è rimasto invariato rispetto al 2011, quasi sui valori minimi di periodo (4,4% nel 2010; valore massimo: 5,3% nel 2007).

Le spese di gestione complessive, nel 2012, hanno, pertanto, inciso sui premi contabilizzati per il 30,9%, risultando in lieve crescita rispetto al 30,7% del 2011 (valore minimo: 29,6% nel 2008; valore massimo: 31,5% nel 2007).

L’incidenza è stata più contenuta per le imprese di prima fascia (28,9%) e più elevata per le imprese di terza e quarta fascia (rispettivamente 35,3% e 37,4%) (Tavola n. 7).

Andamento dei sinistri

I sinistri denunciati nel 2012 (Tavola n. 9), indipendentemente dal loro anno di accadimento, sono stati 310.184 (-0,4% rispetto al 2011): risulta pertanto in rallentamento la tendenza alla riduzione del numero dei sinistri denunciati emersa nel 2010 (-10,6%), dopo anni di crescita.

Il ramo Incendio ed elementi naturali è caratterizzato da una rapida liquidazione dei sinistri: infatti, entro l’anno successivo a quello d’accadimento, risultano liquidati mediamente circa il 97,1% dei sinistri con seguito ed entro la fine del quinto anno circa il 99,5% (Tavola n. 13), mentre per quanto riguarda l’onere dei sinistri stessi, risulta pagato in media, rispettivamente, circa il 78,5% ed il 95,1% del relativo importo (Tavola n. 14).

I sinistri accaduti nel 2012 sono stati pagati, nell’anno di generazione, ad un costo medio (Tavola n. 15) pari a 4.136 euro (+64,5% rispetto ai sinistri 2011 pagati nell’anno di generazione) e riservati5 mediamente (Tavola n. 16) a 26.217 euro (+96,1% rispetto ai sinistri 2011, riservati nell’anno di generazione).

Il costo medio complessivo (pagato e riservato), nell’anno di generazione, dei sinistri avvenuti nel 2012 (Tavola n. 17) è stato pari a 9.994 euro (+90,1% rispetto al 2011); se si includono anche le stime per sinistri tardivi (IBNR)6, è ammontato a 9.613 euro (Tavola n. 18).

Nel 2012 l’onere relativo ai soli sinistri di competenza dell’esercizio ha pesato per il 96,9% sui relativi premi di competenza, registrando un forte incremento rispetto al 62,6% del 2011 e raggiungendo il valore massimo del periodo sostanzialmente a causa degli eventi sismici che hanno interessato l’Emilia Romagna (valore minimo: 61,6% nel 2007) (Tavola n. 22); anche l’incidenza dell’onere complessivo dei sinistri (costo dei sinistri di competenza dell’esercizio più sufficienza/insufficienza degli importi riservati alla chiusura dell’esercizio precedente) è cresciuto, attestandosi al 90% dei premi (54,8% nel 2011). Il rapporto tra la riserva sinistri complessiva e i premi contabilizzati è stato pari al 121,6% (83,2% nel 2011).

Risultato del conto tecnico

Il risultato del conto tecnico al netto della riassicurazione (Tavola n. 24) ha presentato un utile pari a 8 milioni, in forte riduzione rispetto al 2011, nonostante il positivo apporto derivante dalle cessioni in riassicurazione che hanno attutito il forte impatto dell’incremento dell’onere dei sinistri.