Secondo gli analisti Kepler Cheuvreux siamo agli inizi di una nuova «golden age» per la professione dei promotori finanziari e per il settore, vista la necessità delle banche commerciali di ridurre il personale. «Conquistare anche solo una piccola parte degli asset ora gestiti dalle banche commerciali può dare un ulteriore impulso alla già eccellente raccolta (pari a 180 miliardi negli ultimi 14 anni)», dicono gli analisti Kepler Cheuvreux.

Che danno al settore un giudizio bullish. In particolare, la società dà un giudizio buy a Mediolanum e target price a 7,1 euro. Equita sim fissa addirittura il prezzo obiettivo a 7,5 euro, con quindi una crescita potenziale dai prezzi attuali del 19%. Mentre Deutsche Bank valuta l’azione 7,4 euro con giudizio buy. D’altronde i risultati diMediolanum nei nove mesi del 2013 sono stati positivi. La società ha archiviato il periodo con un utile netto di 301,2 milioni, in rialzo del 3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (291,4 milioni) e oltre le previsioni, poste in un range tra 284 e 290 milioni, che invece si attendevano un lieve calo. Nel dettaglio, l’utile sul mercato domestico è stato pari a 284,5 milioni, +2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il totale delle masse gestite e amministrate si è attestato a 55,29 miliardi, in crescita del 9% rispetto al dato di fine settembre 2012 e del 7% rispetto al saldo di inizio 2013.