Gli elevati livelli tariffari dell’assicurazione rc auto sono un vero e proprio problema sociale che coinvolge milioni di cittadini e che ha assunto una ulteriore connotazione di urgenza nell’attuale contesto di crisi economica del Paese.

Lo ha ribadito il consigliere Ivass, Riccardo Cesari, nel corso dell’audizione tenuta ieri alla commissione Finanze della Camera per la risoluzione su risarcimenti e prezzi rc auto.

Relativamente ai recenti interventi legislativi sulla rca Cesari ha precisato che essi “per loro natura “esogeni”, non possono non essere improntati ai principi di sussidiarietà e proporzionalità, intervenendo laddove sia effettivamente giustificato un intervento normativo generale, mentre non meno numerosi sono agli ambiti che necessitano, al contrario, di uno sforzo “endogeno” da parte dell’industria assicurativa e degli altri protagonisti della filiera produttiva r.c. auto (dalla polizza alla liquidazione del sinistro), volto a conseguire maggiore efficienza, correttezza, trasparenza. Ciò vale, per fare un esempio, nel contrasto ai fenomeni fraudolenti, considerati dalle imprese di assicurazione come la prima e più aspra criticità alla base degli elevati livelli tariffari.

Qui, un sistema organico ed integrato antifrode deve promuovere, accanto agli interventi di legge di natura esogena e alle azioni di coordinamento promosse dall’operatore pubblico, adeguate azioni di contrasto in via di “autoregolazione” da parte delle imprese e degli intermediari, unitamente ad un servizio di liquidazione dei sinistri efficiente ed adeguatamente presidiato al suo interno.

Senza tale complementarietà di azione, ogni intervento “esterno” rischia di non raggiungere o di raggiungere solo in parte l’obiettivo perseguito.

Una seconda considerazione riguarda l’efficacia delle pressioni concorrenziali presenti nel sistema. E’ infatti necessario che gli interventi normativi, sia quelli già adottati sia quelli futuri, producano, entro tempi accettabili, effetti positivi reali sui livelli tariffari dell’assicurazione r.c.auto, al di là degli effetti congiunturali legati alla costante diminuzione della frequenza dei sinistri ed alla minore circolazione dei veicoli, connessa con l’aumento del prezzo dei carburanti e con la grave crisi economica del Paese. Occorre, in altri termini, che gli effetti positivi derivanti dal contenimento dei costi dei sinistri si trasferiscano in misura apprezzabile e rapida sui costi delle polizze r.c. auto, nell’interesse primario dei cittadini e, in ultima analisi, delle stesse imprese”.

Per fare questo la normativa, primaria e secondaria, ha bisogno di miglioramenti, di importanti ristrutturazioni, persino di vere e proprie innovazioni: tre livelli di intervento che chiamano in causa direttamente l’attività di questa Commissione”.

Cesari evidenzia il forte divario rispetto agli altri Paesi europei e sollecita uno sforzo collettivo per riuscire a esercitare la giusta pressione normativa sui costi, impliciti ed espliciti, del sistema rc auto, per portare i prezzi delle polizze su un sentiero di rientro ai livelli europei.

Tra gli interventi globali Cesari indica La cooperazione istituzionale e il tavolo tecnico MISE-IVASS-AGCM, con l’obiettivo  di individuare possibili soluzioni per rimuovere impedimenti alla concorrenza, realizzare un maggior grado di efficienza, assicurare una effettiva tutela del consumatore, creando le condizioni per la riduzione strutturale dei prezzi delle polizze, agendo sia attraverso le misure legislative già previste e in corso di attuazione, sia mediante l’elaborazione di nuove proposte da valutare congiuntamente; la rilevazione statistica per conoscere i prezzi delle polizze rca (l’Ivass lavora intanto alla costruzione di una rilevazione statistica per monitorare le effettive dinamiche tariffarie. I primi risultati sono attesi nel primo semestre 2014).

Tra le misure mirate Cesari indica:

–          La Vigilanza sull’attività antifrode delle imprese

–          L’Archivio Integrato Antifrode.

–          La “dematerializzazione” dei contrassegni assicurativi e degli attestati di rischio

–          Il risarcimento diretto e il nuovo criterio delle compensazioni.

–          La regolamentazione del danno alla persona: la tabella unica nazionale per le “macropermanenti”.

–          Il potenziamento del risarcimento del danno in forma specifica.

–          La scatola nera

–          Termine di decadenza per le richieste di risarcimento tardive

–          Interventi sulla cessione del credito

–          Contratto-base e trasparenza tariffaria

Inoltre, l’Istituto si è fatto promotore di due ulteriori proposte di intervento normativo.

La prima riguarda la necessità di introdurre una norma che preveda massimali di legge più elevati, rispetto a quelli attuali (unici per tutti i veicoli e pari a 5 milioni di euro per danni alla persona) per gli autobus adibiti al trasporto di passeggeri. La previsione di massimali proporzionali al numero massimo di passeggeri consentito dal veicolo appare quella più corretta per evitare il riproporsi di incapienze che aggiungono alla tragedia umana anche quella economica.

La seconda proposta è volta a favorire la mobilità degli assicurati e quindi le dinamiche concorrenziali tra imprese, prevedendo che il divieto di tacito rinnovo, attualmente espressamente previsto solo per la copertura r.c.auto, sia esteso anche ai contratti assicurativi ad essa abbinati (incendio e furto del veicolo; infortuni del conducente etc.). Numerosi sono infatti i consumatori che si rivolgono all’IVASS, lamentando problemi e disservizi legati ad una mancata espressa previsione normativa in tal senso.