Il Gruppo Credendo prosegue la propria espansione in Europa e, da oggi, mette la sua offerta di assicurazione crediti a breve termine, commercializzata con il marchio Credimundi, al servizio delle aziende italiane che esportano verso i paesi emergenti.

I paesi emergenti da un lato offrono opportunità di crescita all’economia italiana, ma dall’altro non sono privi di rischi complessi da gestire. Il Gruppo Credendo si impegna a far sì che gli scambi commerciali possano avvenire all’insegna della sicurezza.

Nei periodi di crisi, l’export rappresenta un motore di attività economica. Nel 2012, per esempio, le esportazioni di merci italiane hanno rappresentato oltre 390 miliardi di euro, una somma pari al 24% del PIL del paese. In un contesto sempre più globale, l’Italia ha bisogno di sviluppare ulteriormente le esportazioni per prosperare e, in un’ottica europea, esportare significa essere in rapporti commerciali con i paesi extra UE. La quota delle esportazioni verso i paesi membri dell’UE ha evidenziato negli ultimi dieci anni un calo del 9% e rappresenta oggi solo il 54% delle esportazioni totali del Paese. Ciò significa che il potenziale di crescita delle esportazioni dipenderà d’ora innanzi dall’aumento delle transazioni con i paesi emergenti. Tuttavia, questi paesi stanno attraversando un periodo di instabilità economica e politica potenzialmente in grado di mettere un freno agli obiettivi delle nostre aziende in questi mercati.

Il Gruppo Credendo fa il suo ingresso sul mercato italiano proponendo capacità assicurative in grado di coprire i rischi politici e commerciali in “open account” (dilazione di pagamento senza che sia richiesta alcuna garanzia, sia essa bancaria o di altra natura) in oltre duecento paesi. Ed è proprio questo che distingue il Gruppo Credendo dalle altre compagnie di assicurazione crediti. La copertura dei rischi si estende, per esempio, a paesi considerati difficili come la Tunisia, il Pakistan o la Costa d’Avorio.

“Questa specializzazione nei paesi emergenti è parte del nostro DNA. Ciò rappresenta, oggi, un evidente vantaggio, perché è proprio in queste zone che si realizza la crescita mondiale” sottolinea Alexandra Nicoletti, direttrice della nuova succursale italiana. “Il Gruppo Credendo s’impegna a rispondere alle aspettative dei propri clienti che desiderano varcare la tradizionale frontiera della zona euro. Grazie alle analisi precise e puntuali e alla conoscenza del mercato locale, il Gruppo Credendo copre i rischi che, a una prima analisi, non sarebbero accettati. Così facendo trasforma le incognite collegate a queste regioni del mondo in autentiche opportunità per la clientela”, aggiunge Alexandra Nicoletti.

“Inoltre, grazie a un ascolto attivo dei clienti, i nostri team vanno oltre i dati e oltre le semplici statistiche e risultati finanziari. Spesso, dalle loro analisi emerge l’esistenza di opportunità commerciali reali e di potenzialità di crescita. Le precise informazioni raccolte sul campo e riguardanti le aziende locali ci permettono di elaborare soluzioni su misura per ognuno dei clienti, aziende, banche o investitori”, precisa Nicoletti.

Nel 2012, il Gruppo Credendo ha assicurato transazioni commerciali internazionali per circa 40 miliardi di euro, raddoppiando l’importo nell’arco di cinque anni. Il gruppo ha emesso premi per 380 milioni di euro nel 2012, due volte l’importo del 2007 (165 milioni di euro), e si trova in quarta posizione nella classica europea delle quote di mercato. Nel 2012, il gruppo ha evidenziato un utile netto di 186 milioni di euro.

Attraverso le proprie filiali e succursali, il Gruppo Credendo è un gruppo di assicurazione crediti presente in tredici paesi europei e attivo in tutti i segmenti del ramo, che offre una gamma di prodotti assicurativi a copertura dei rischi nel mondo intero. In Italia, il gruppo commercializza la propria offerta di assicurazione crediti a breve termine con il marchio Credimundi attraverso la nuova succursale con sede a Milano.

Il nuovo sito http://www.credendogroup.com  offre nuove funzionalità quali la cartina del mondo che specifica i livelli di rischio paese per paese.