di Valerio Stroppa  

Dal 1° gennaio 2014 imposta di bollo più cara su titoli e depositi. L’aliquota sale dallo 0,15% allo 0,2%. Ma viene eliminato il prelievo minimo di 34,2 euro annui: chi ha in portafoglio fino a 17.100 euro pagherà meno. Al contrario, l’aggravio sarà maggiore per i soggetti diversi dalle persone fisiche, tra cui società ed enti: per loro l’onere fiscale potrà arrivare fino a 14 mila euro annui, a fronte del limite massimo di 4.500 euro vigente per il 2013. È quanto prevede la legge di Stabilità a seguito degli emendamenti approvati in commissione alla camera.

La «minipatrimoniale» introdotta dal governo Monti con il dl n. 201/2011 viene quindi ritoccata sotto due diversi profili. Il primo è quello dell’aliquota. Inizialmente fissata allo 0,1% per il 2012, poi salita allo 0,15% nel 2013, dal prossimo 1° gennaio l’imposta si stabilizzerà allo 0,2%.

A pagare il bollo sono tutti gli asset detenuti nei dossier titoli (azioni, obbligazioni, titoli di stato, quote di fondi comuni, derivati), ma anche i conti deposito, le polizze vita e i buoni fruttiferi postali. Gli intermediari finanziari continueranno ad applicare l’imposta dovuta dai clienti sul saldo risultante alla fine del periodo rendicontato, sia questo mensile, trimestrale o annuale.

Il secondo ambito di intervento, come detto, riguarda le soglie minime e massime del prelievo. Fin dalla sua introduzione il bollo proporzionale ha visto un quantum fisso di 34,20 euro, dovuto a prescindere dal valore dell’investimento. Ciò ovviamente penalizzava i risparmi di piccolo taglio (cioè quelli al di sotto dei 22.800 euro, per il 2013), che si ritrovavano finora a scontare un tax rate effettivo superiore allo 0,15% previsto dalla legge. Dall’altra parte, da gennaio i soggetti diversi dalle persone fisiche potranno arrivare a pagare fino a 14 mila euro annui (nonostante la versione iniziale dell’emendamento ipotizzasse una soglia intorno ai 10 mila euro): applicando la nuova aliquota del 2 per mille, ciò significa che la «no tax area» scatterà per portafogli al di sopra dei 7 milioni di euro.