Azimut lancia una nuova divisione, per arricchire la già variegata offerta del gruppo presieduto da Pietro Giuliani e anche per attrarre nuovi professionisti. Azimut Kalybra, questo il nome del nuovo progetto, che opererà nell’ambito di Azimut Consulenza sim, sarà guidata da Rita Ghigo, 50 anni, professionista di lungo corso di Sanpaolo Invest dove si è fatta le ossa.

Entrata nel 1991 come promotore finanziario nella rete oggi del gruppoIntesa Sanpaolo, Ghigo due anni fa è divenuta regional manager per Firenze, Siena, Prato e Arezzo, coordinando 30 private banker cui fanno capo volumi per 365 milioni di euro. «Il nostro è un business fatto di persone e in quest’ottica nasce il nostro concetto di multi rete e multi divisione. Alla base c’è però un progetto di sviluppo organico ben definito, che vede un’intensa attività di coordinamento da parte della holding dove sono concentrate tutte le funzioni di supporto alle reti», dice Paolo Martini, direttore commerciale del gruppo Azimut. «Obiettivo di Azimut Kalybra è prendersi cura del benessere finanziario dei clienti affluent e upper affluent, segmento oggi non ancora ben presidiato dal mercato», afferma Ghigo, che ha una lunga esperienza nel campo della pianificazione finanziaria. Le famiglie in gergo definite affluent e upper affluent sono quelle con patrimoni da 100 mila a 1 milione di euro. Particolare interessante, si tratta di risparmiatori di fascia media, quelli che hanno più risentito della crisi e che ora recuperano lentamente. E se durante la fase più difficile della crisi le private bank si erano dedicate interamente ai Paperoni, rimasti più al riparo dalla gelata dell’economia, oggi, con il miglioramento della situazione, gli operatori puntano anche sul segmento delle famiglie meno facoltose. Inoltre, quello affluent è un segmento in cui le banche italiane tendono a perdere masse a favore soprattutto delle reti di promotori, che negli ultimi anni sono cresciute molto, non solo in termini di raccolta ma anche di reputazione da spendere con la clientela. In ogni caso Kalybra non trascurerà i Paperoni. «Serviremo la clientela del segmento private, come accade per tutte le reti e divisioni del gruppo Azimut, avvalendoci dei servizi di Azimut Wealth Management», aggiunge Ghigo. La quale sottolinea ancora: «Ci proponiamo di costruire un rapporto con il cliente tale da consentire una previsione realistica e a lungo termine dei suoi futuri flussi di cassa, dei valori patrimoniali e delle necessità di prelievo, in modo da garantire una transizione consapevole e serena dal punto di vista finanziario nelle diverse fasi della vita». Le innovazioni di Azimut Kalybra coinvolgono anche l’ambito manageriale e organizzativo. «Il modello di pianificazione finanziaria per il cliente sarà definito tramite il coinvolgimento di promotori finanziari e private banker con diverse aree di competenza. In questo modo il cliente saprà di poter sempre contare su un team che può offrire strumenti di programmazione finanziaria specializzati per ogni momento e obiettivo della vita, dalla pianificazione dell’educazione dei figli, a quella di una pensione senza pensieri», conclude Ghigo. Kalybra, che lavorerà a fianco delle altre reti e divisioni del gruppo, vuole crescere con l’inserimento di professionisti provenienti dal segmento medio-alto del settore. L’obiettivo per il 2014 è selezionare 30 partner e arrivare a 1 miliardo di euro di raccolta. (riproduzione riservata)