ANAPA (Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione) sostiene la campagna indetta contro la disintermediazione del settore assicurativo italiano.

Con una lettera, a firma della Giunta Esecutiva Nazionale, ANAPA ha inteso unirsi all’iniziativa dell’UEA (Unione Europea Assicuratori), che “ha lanciato un grido di allarme contro i nuovi operatori che si stanno affacciando sul mercato assicurativo italiano e che svolgono una vera e propria attività disintermediazione in spregio alle norme vigenti a cui sono soggetti gli intermediari professionali.

Si pensi ai nuovi comparatori web nati a seguito dei più recenti provvedimenti legislativi, che, di fatto, sono andati a sostituire il disposto del “famigerato” art. 34 (obbligo dei tre 3 preventivi RCA) del D.L. n.1/2012 (convertito dalla Legge n. 27/2012), per il quale, i soci fondatori di ANAPA, sin da febbraio 2012, avevano sollecitato una mobilitazione della categoria per l’abrogazione di tale articolo, e non la modifica, come richiesta da altre organizzazioni sindacali”.

Sull’argomento si attendono anche le disposizioni contenute nella direttiva sull’intermediazione assicurativa (cd. IMD2) che dovrebbero considerare veri e propri intermediari (e quindi assoggettabili alle stesse norme comportamentali e precontrattuali previste per gli intermediari professionali) i nuovi comparatori web.

Nell’attesa però dell’emanazione e del successivo recepimento nell’ordinamento italiano delle norme europee, ANAPA chiederà formalmente all’Ivass di intervenire affinché questa “giungla” non crei dei danni alla filiera distributiva professionale e soprattutto all’esigenza di tutela del consumatore.

Secondo ANAPA,” l’avvento dei comparatori e della collaborazione “selvaggia” delinea l’INIZIO della FINE del ramo RCA nelle agenzie di assicurazione, con tutte le conseguenze negative che ne deriverebbero sull’occupazione che annovera circa 22.000 agenti iscritti al Rui, con un indotto di circa 250.000 unità tra dipendenti e collaboratori d’agenzia”.

 “Siamo stati i primi, come ANAPA, a denunciare il rischio di disintermediazione in atto nel mercato: mi riferisco non solo alla collaborazione fra intermediari nella Rcauto, ma anche all’abolizione del tacito rinnovo, alla polizza base RCAuto intesa come omnicomprensiva in termini di garanzie (come da altri proposto) annichilendo il valore aggiunto della consulenza offerta dall’agente, alla dematerializzazione del contrassegno, alla home insurance e al tangibile rischio di regolamento del premio da parte del cliente direttamente online senza passare più in agenzia“ – ha commentato il Presidente ANAPA, Vincenzo Cirasola. “Questa giungla dove tutti collaborano con tutti sta manifestando purtroppo i suoi effetti perversi e oggi è sintomatico rilevare che anche coloro, che inizialmente avevano cantato vittoria sui nuovi provvedimenti, sono costretti a fare serie riflessioni in merito. Siamo stati fac ili profeti di una sventura che oggi ricade su tutto il sistema e alla quale siamo ora costretti a porvi rimedio, semmai costringendo qualcuno di noi ad allearsi con questi nuovi sedicenti intermediari, per non rimanere escluso dalla RCA” conclude Cirasola.