di Anna Messia

Il mercato dà piena fiducia alle nuove Generali guidate da Mario Greco. Ieri mattina in appena due ore il bond subordinato a 30 anni emesso dalla compagnia assicurativa è stato interamente collocato per un ammontare di 1,25 miliardi. Non solo. La domanda, pari a più di 9 miliardi, ha superato l’offerta di oltre sette volte. La prova che gli investitori, specie quelli inglesi incontrati la scorsa settimana nel roadshow a Londra del cfo Alberto Minali, sono pronti a credere nella ripresa della compagnia triestina e nella strategic review del gruppo che Greco presenterà al mercato il 14 gennaio. L’emissione, che ha l’obiettivo di migliorare la posizione di capitale di Generali, è stata accolta con favore inatteso anche per i vertici della compagnia e il rendimento è sceso al 7,75% rispetto all’ipotesi iniziale dell’8,125%. A sottoscrivere il titolo sono stati in particolare circa 550 investitori da oltre 30 Paesi e l’86% è arrivato dall’estero. A conferma del credito di cui gode il gruppo sui mercati internazionali. Più del 32%, come detto, è andato a investitori anglosassoni, circa il 10% è stato richiesto da società tedesche e c’è stato anche un significativo interesse da parte di investitori asiatici. Tra i sottoscrittori spuntano Schroders, Blackrock, BlueBay Asset Management, Wellington Management e il gruppo assicurativo Legal and General. L’emissione è stata realizzata con il supporto di Crédit Agricole, Mediobanca, Morgan Stanley, Nomura, Ubs e Unicredit in qualità di joint lead manager e sarà quotata alla borsa del Lussemburgo. (riproduzione riservata)