DI ANTONIO CICCIA

La riforma del condominio partirà il 17 giugno 2013. È stata, infatti, pubblicata sulla Gazzetta Uffi ciale n. 293 del 17 dicembre 2012 la legge n. 220 dell’11/12/2012 sulla riforma della disciplina delle comproprietà dei fabbricati. La legge prevede, infatti, una vacatio di sei mesi, che serviranno a studiare le novità e a prepararsi alla applicazione delle nuove disposizioni. Le novità toccano il condominio a tutto campo: quorum delle assemblee più snello per prendere le decisioni e evitare ingessature, l’amministratore diventa manager e professionista qualifi cato e trasparente, più libertà per i singoli condomini (nel distacco dall’impianto riscaldamento, per gli impianti radio-tv e pannelli solari. Cambiano le modalità di convocazione dell’assemblea e i quorum costitutivi e deliberativi, sia in prima sia n seconda convocazione, con un limite alla raccolta di deleghe: l’obiettivo è quello di rendere più snella la gestione e più facili le scelte. Cambia la disciplina dell’amministratore, che diventa un ruolo professionale e richiede un titolo di studio almeno di istruzione secondaria di secondo grado, ma soprattutto una formazione specifi ca e un aggiornamento periodico. Peraltro è prevista una deroga ai requisiti professionali sia per gli amministratori che hanno svolto l’incarico per un anno nell’ultimo triennio (soggetti all’aggiornamento periodico) sia per il singolo condomino che svolge l’attività (esonerato anche da obblighi di aggiornamento). L’amministratore ha maggiori obblighi di trasparenza e deve aprire un conto corrente bancario dedicato al singolo condomino, mettendo a disposizione i movimenti bancari al controllo dei partecipanti. Si codifi ca, poi, la regola già prevista da alcune sentenze per cui la funzione amministrativa può essere svolta da una società. Si svecchia la disciplina consentendo il sito internet condominiale e, come richiesto dal garante della privacy, si dettaglia la maggioranza per l’installazione di telecamere per la videosorveglianza condominiale. Viene concesso più spazio al singolo condomino per distaccarsi dall’impianto di riscaldamento centralizzato, installare impianti di ricezione radiotelevisiva e pannelli solari. Certo se impianti radio-tv e pannelli solari incidono su parti comuni il condominio potrà dare prescrizioni. Quanto all’impianto di riscaldamento, distacco non è completamente libero, in quanto è concesso solo se non si fruisce del calore per problemi tecnici prolungati per un’intera stagione e comunque con obbligo di partecipare alle spese di manutenzione straordinaria della centrale termica. Inoltre il regolamento non può vietare di tenere animali domestici. Quanto alle spese condominiali, la riforma sceglie il pugno duro contro i morosi, nei cui confronti l’amministratore deve agire entro sei mesi. Inoltre i dati personali dei morosi possono essere comunicati ai creditori del condominio, tenuti ad agire contro gli inadempienti prima di rivalersi sui partecipanti in regola. © Riproduzione riservata