Nel mese di novembre la nuova produzione vita raccolta in Italia da imprese italiane e rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari a € 4,2 mld, registrando, per il secondo mese consecutivo, una variazione positiva (+11,3%) rispetto allo stesso mese del 2011; da inizio anno i nuovi premi emessi hanno raggiunto € 44,0 mld, in calo del 10,5% rispetto ai volumi raggiunti nello stesso periodo dell’anno precedente.

Includendo anche l’attività del campione delle imprese U.E., con premi quadruplicati rispetto al mese di novembre 2011, i nuovi affari vita complessivi sono stati pari a € 5,0 mld (+24,6% rispetto allo stesso mese del 2011), mentre da gennaio hanno raggiunto € 50,5 mld, il 9,0% in meno rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di novembre i premi afferenti a nuove polizze di ramo I tornano a registrare una variazione negativa (-2,5%) rispetto allo stesso mese del 2011, dopo una leggera ripresa registrata nel mese precedente; analogo andamento per le polizze di ramo V i cui premi diminuiscono del 6,6% rispetto all’anno precedente, anche se si tratta di volumi di molto inferiori rispetto a quelli di ramo I; le polizze tradizionali (ramo I e V) si confermano tuttavia la scelta prevalente degli assicurati, con un’incidenza pari a circa i tre quarti della raccolta totale sia nel mese sia da inizio anno. La restante quota della nuova produzione è rappresentata dai prodotti “linked” (ramo III) che osservano una raccolta di nuovi premi quasi raddoppiata rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, dovuta alla crescita della nuova produzione di polizze unit, in particolare quelle “classiche”, solo in parte controbilanciata dalla scarsa commercializzazione di polizze index. Positivo anche l’andamento riportato dai contributi relativi a nuove adesioni individuali a forme previdenziali, in aumento rispetto all’anno precedente sia con riferimento al dato mensile (+21,0%) sia da inizio anno (+27,6%). Da gennaio il numero

delle nuove polizze/adesioni è stato pari a 2,7 milioni, in diminuzione dell’1,9% rispetto allo stesso periodo del 2011. Si evidenzia, inoltre, che il 27% delle imprese, rappresentative del 24% del mercato in termini di premi, ha registrato da inizio anno una raccolta superiore all’analogo periodo dell’anno precedente e che circa il 42% delle imprese (per una quota premi pari al 47%) ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media registrata da tutte le imprese italiane ed extra-U.E. (-10,5%).

Da gennaio la modalità di versamento a premio unico costituisce la scelta maggiormente utilizzata dagli assicurati, per una quota pari al 94% del totale in termini di premi e al 54% in termini di numero di polizze. Sempre da inizio anno l’importo medio dei premi unici è stato di circa € 28.100 mentre quello dei premi annui e ricorrenti ha raggiunto rispettivamente il valore di € 1.100 e € 3.400. Calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – il decremento del volume premi da inizio anno si riduce dal 10,6% al 6,9%. La maggior parte della nuova produzione deriva dalla raccolta effettuata mediante reti finanziarie (sportelli bancari e postali e promotori finanziari), alle quali afferisce l’85% dei premi da inizio anno. Nel dettaglio, nel mese di novembre gli sportelli bancari e postali registrano, per il secondo mese consecutivo, una variazione positiva (+19,4%) rispetto allo stesso mese del 2011, raggiungendo una quota pari a quasi il 70% dell’intera nuova produzione; i volumi di nuovi affari intermediati dai promotori finanziari continuano a risultare in aumento (+7,1%) rispetto allo stesso mese del 2011, seppur in percentuale inferiore rispetto ai mesi precedenti. Nel mese di novembre tra il canale agenti e il canale agenzie in economia si registrano due diversi andamenti: il primo risulta, al contrario del mese precedente, in diminuzione del 12,0% mentre il secondo osserva una variazione positiva del 2,7% (più contenuta comunque di quella del mese precedente). La ripartizione dei premi per canale evidenzia come le reti finanziarie abbiano collocato quasi esclusivamente premi unici mentre le reti assicurative raccolgano anche una quota significativa di premi periodici. Calcolando i premi da inizio anno mediante la misura APE sopra descritta, lo scostamento della quota raccolta dalle diverse reti si riduce: la quota riconducibile alle reti finanziarie passa dall’85% al 73% mentre quella afferente alle reti assicurative sale dal 15% al 27%.

Fonte: ANIA Trends