di Andrea Di Biase

Le Generali si apprestano a salire al 100% di Generali Ppf Holding (Gph), la joint venture, siglata nel 2007 con l’uomo d’affari ceco Petr Kellner, cui fa capo il controllo di 14 compagnie nell’Europa centro-orientale. Secondo quanto anticipato da milanofinanza.it, il confronto tra il management del Leone, guidato dal nuovo group ceo Mario Greco, e il finanziere ceco, che ha in portafoglio il 49% di Gph e un’opzione put sulla quota esercitabile a luglio 2014, avrebbe avuto un accelerazione negli ultimi giorni. Già da alcune settimane le due controparti avevano proceduto alla nomina dei rispettivi advisor (Bonelli Erede Pappalardo e Goldman Sachs per le Generali e lo studio legale White & Case per Kellner) e nei giorni scorsi, verificata l’intenzione comune di sciogliere in anticipo sui tempi la joint venture, ci sarebbe stata la svolta con il passaggio del dossier al comitato esecutivo della compagnia triestina. Quest’ultimo, riunitosi venerdì 7 dicembre a Milano, avrebbe valutato positivamente le modalità previste per il riacquisto del 49% in mano a Kellner. e se oggi, come sembra probabile, il consiglio di amministrazione delle Generali darà il via libera all’operazione, nei prossimi giorni la trattativa con il finanziere ceco entrerà nelle fasi finali, visto che l’obiettivo è arrivare a un accordo complessivo prima della presentazione del piano strategico del Leone il 14 gennaio prossimo a Londra. Rimane ancora da definire nel dettaglio il prezzo da corrispondere a Kellner per il 49%, che dovrebbe tuttavia aggirarsi tra 2 e 2,5 miliardi, e le modalità di risoluzione di alcune partite collaterali, a partire dagli investimenti effettuati dal gruppo triestino in alcuni fondi di private equity del gruppo Ppf. Per quanto riguarda invece le modalità di finanziamento, sembra decisamente escluso che le Generali possano ricorrere a un aumento di capitale. Il Leone dovrebbe invece fare ricorso ai mezzi propri, utilizzando i proventi delle dismissioni in cantiere (Bsi e attività di riassicurazione in Usa) e le risorse raccolte con il bond subordinato da 1,25 miliardi con scadenza trentennale collocato con successo la scorsa settimana. Il cda delle Generali di oggi, che dovrebbe focalizzarsi anche sul budget 2013 e sul piano strategico 2013- 2115, affronterà soprattutto il tema della riorganizzazione del gruppo in Italia. Greco vuole rivoluzionare il modello precedente, nel quale le diverse compagnie del gruppo venivano di fatto messe in concorrenza tra di loro con l’obiettivo di aumentarne l’efficienza, concentrando il grosso delle attività direttamente sotto il marchio delle Generali, semplificando la struttura. Intanto Unipol-FonSai avrebbe completato, ottemperando alla richiesta Antitrust, alla cessione sul mercato dell’1% del Leone, mentre procedono i ragionamenti della Banca d’Italia su come gestire il suo 4,5%, in vista dell’entrata in vigore dell’Ivass. L’ipotesi più accreditata è quella di un conferimento delle azioni al Fondo strategico italiano. Anche se rimangono ancora alcune perplessità sull’efficacia di questa soluzione. (riproduzione riservata)