Apprezzamento per il coinvolgimento e l’importanza attribuita alla rete agenziale ma attenzione a come sarà attuato il piano industriale nei suoi dettagli. E’ questo il sentimento che ha animato l’incontro tenutosi ieri a Milano tra la Giunta Esecutiva del Gruppo Agenti Generali, presieduta da Vincenzo Cirasola, e i vertici del gruppo triestino nella persona del country- manager Raffaele Agrusti.

L’incontro ha riconfermato ciò che, già nel colloquio preliminare tenutosi lo scorso 28 novembre, il

country-manager Raffaele Agrusti e il group-ceo Mario Greco, in un cordiale saluto, avevano sottolineato al presidente del GAA Vincenzo Cirasola, ossia il ruolo strategico e fondamentale dell’agente di assicurazione.

Un agente che resta al centro del core business del gruppo triestino e che dovrà contribuire alla crescita e allo sviluppo delle Generali in Italia, in tutti i segmenti di mercato, in particolare nel retail e middle market.

A questo fine Raffaele Agrusti ha assicurato che parte dei 300 milioni di euro di investimenti previsti dal piano industriale saranno utilizzati per lo sviluppo e il potenziamento dei sistemi di front-office, vale a dire al business assicurativo, e quindi a favore degli agenti.

Un piano, quello delle Generali, che riporta al centro il cliente e che intende far evolvere la figura dell’agente. Un agente che sia in grado di confrontarsi con un mercato nuovo e una compagnia che dovrà rinnovarsi per rimanere leader in Italia ed affermarsi come una delle più importanti al mondo. Infatti, in un momento di economia stagnante e con un PIL previsto in decremento anche nel 2013, si pone necessario .

Sono personalmente convinto che anche se i manager cambiano, gli agenti rimangono” ha chiarito Cirasola “Però, oggi più che mai, i nostri attuali modelli di business e gestione dell’agenzia devono cambiare, così come il nostro ruolo”. “Vigileremo con attenzione perché l’attuazione del piano industriale del gruppo, del quale apprezziamo l’importanza che ha attribuito alla figura agenziale, non venga a intaccare i diritti che gli agenti hanno acquisito in questi anni – continua Cirasola – Sicuramente siamo pronti a cogliere la sfida del mercato ma sono convinto che nel futuro sarà la grande professionalità il fattore vincente e per questo motivo, noi agenti della capogruppo Generali, siamo avvantaggiati rispetto agli altri colleghi del mercato, ma dobbiamo continuare ad evolvere”.