RC auto

Da un’analisi di tutte le uscite emergono alcune contraddizioni. L’arricchimento di imprese e agenti è una leggenda da sfatare. Nel medio termine si intravedono dei miglioramenti

Autore: Jessica Menegatti
ASSINEWS 237: dicembre 2012

Nell’immaginario collettivo quella della rc auto è un tipo particolare di torta di cui si abbuffano le compagnie di assicurazione, i loro agenti e un siste­ma piuttosto parassitario del quale fanno le spese i poveri, vessati, utenti del servizio.
L’obbligo di assicurazione, imposto dalla legge, viene così percepito da molti assicurati come una tassa ingiusta ed esagerata.
L’aspetto più amaro di questa annosa vicenda è che le compagnie dichiarano spesso che i loro conti sono in rosso e molti agenti affermano che l’esiguità dei loro compensi provigionali, a fronte di obblighi sempre più gravosi, mettono a repentaglio la sopravvivenza stessa delle loro aziende familiari. Un quadro non certo idilliaco che vorremmo comprendere meglio con un’analisi storica ed economica. CONTENUTO A PAGAMENTO
Il contenuto integrale di questo articolo è visualizzabile solo dagli abbonati aMENSILE Non sei abbonato?
Scopri i piani di abbonamento
Sei già abbonato? Effettua il login nel modulo sottostante

Hai dimenticato la Password?
Registrati