Pagina a cura di Francesca Vercesi  

 

Nei prossimi mesi, situazione politica permettendo, i bilanci di alcune banche saranno in salute grazie soprattutto alle iniezioni di liquidità della Bce. Di conseguenza, diversi istituti cercano di uscire dalle attività che non rendono a sufficienza. Ma i portafogli private a sud delle Alpi fanno gola e c’è chi fiuta l’affare.

Sul mercato italiano le prede più grosse sono le attività del gruppo Generali (Bsi e Banca Generali) e il 50% di Esperia in mano a Mediolanum. Ma in genere si è scatenata una corsa ai gestori con il carnet di clienti più ricco. Julius Baer è entrata in Italia grazie alla partnership strategica con Kairos (4,4 mld di euro in gestione a settembre 2012, 22 banker che dialogano con la clientela tra Milano, Roma e Torino, Londra, Lugano e New York). Julius Baer, che si è aggiudicata tutte le attività di private banking di Bank of America Merrill Lynch al di fuori di Usa e Giappone portando le risorse in gestione a 251 miliardi di franchi svizzeri (un balzo del 40%), ha annunciato un accordo di lungo termine e Kairos. L’obiettivo è dar vita a un «polo italiano di eccellenza nel wealth management». L’operazione prevede l’ingresso della banca svizzera nel capitale di Kairos con il 19,9%. La società italiana, a sua volta, comprerà il 100% di Julius Baer sim, integrandone le attività.
 

La combinazione delle attività di private banking dei due gruppi confluirà in Kairos Julius Baer sim, che sarà guidata dall’ad Paolo Basilico. In un secondo momento, sarà aperta una banca privata in Italia. La chiusura dell’operazione è attesa per la prima metà del 2013. Nel frattempo in ottobre Banca Esperia ha acquistato due fiduciarie. La banca d’investimento fondata nel 2001 grazie a una joint venture tra Mediobanca e Mediolanum ha acquisito Fiduciaria San Babila e di Cidneo Fiduciaria, entrambe autorizzate all’esercizio dell’attività fiduciaria e attive nell’area della Lombardia grazie alla presenza a Milano, Bergamo e Brescia.

Nella maggior parte dei casi, la redditività è in calo e lo sarà ancora. Oggi è difficile richiedere i livelli di commissioni del passato, che avevano due driver principali: l’opacità del prodotto e il rischio molto elevato. «Si sta assistendo a una sorta di ipercompetizione sulle masse, a fronte di un generalizzato calo di fiducia», afferma Fabio Candeli, ad di Banca Profilo. Sul fronte dei banker, a parte eccezioni, l’aria in parte è cambiata. Si assiste alla riduzione delle parti variabili delle retribuzioni, di bonus e benefit: su auto aziendale, rimborsi viaggi, corsi di perfezionamento e aggiornamenti le banche stanno attuando un giro di vite. La forte attenzione a tutti le voci di costo ha indotto anche una riduzione delle sponsorizzazioni e dell’organizzazione di eventi: tornei di golf, regate e tutte le altre attività di intrattenimento per i clienti più ricchi sono in frenata. Ma gli ultimi mesi sono stati intensi, quanto a giri di poltrone. Solo a novembre Pictet ha rafforzato la propria struttura italiana grazie all’arrivo di sette private banker da Banca Esperia. Tra questi Stefano Moroni che ricopriva il ruolo di responsabile del family office interno. Giulio Baresani Varini, bresciano di nascita, milanese di adozione, torna alla città di origine per dirigere la locale filiale del Santander private banking. Paolo Finco (ex Friuladria pb) ha fatto il suo ingresso nella filiale trevigiana di Ubs Italia. William Gnocchi ha lasciato Banca Esperia per approdare in Banca Euromobiliare (Gruppo Credem). Paolo Mancini è diventato il nuovo responsabile per la clientela Uhnwi di Crédit Suisse Italy e managing director della divisione private banking. Mancini è successo a Francesco Lombardo di San Chirico e si è unito al team Uhnwi di Milano dalla divisione investment banking dove ricopriva il ruolo di managing director, responsabile del debt capital market per la clientela corporate in Sud Europa. Mancini è arrivato in Crédit Suisse First Boston nell’aprile 2004 da JP Morgan dove era vice presidente del debt capital markets con la responsabilità del desk italiano dal 2000. Intanto Francesco Fanti è diventato responsabile della struttura private banking di Mps. Fanti (prima a capo dell’area centro e Sardegna della banca senese) dovrà rafforzare e rilanciare le attività di private banking del gruppo. A ottobre, ci sono stati altri passaggi rilevanti. Massimo Fortuzzi ha lasciato l’incarico di ad di IDeA sim per entrare in Banca Leonardo. In passato Fortuzzi è stato, dal 2006 al 2009, chief operating officer di Merrill Lynch global wealth management per l’Italia. In questa veste era responsabile della struttura di private banker. In precedenza ha ricoperto dal 2002 al 2006, l’incarico di ad di Antonveneta Abn Amro Bank, la banca private del gruppo Antonveneta. In precedenza era stato in Deutsche Bank. A seguire, Citibank Londra ha scippato dal Crédit Suisse il team dedicato agli Uhnwi. I manager sono Francesco Lombardo di San Chirico (nuovo managing director e head of market area Italy di Citibank) con Luca Vodini e Jacopo Gerosa. In Banca Esperia, poi, è arrivato Sergio Del Piccolo (ex Ubi Banca) mentre è uscito Alberto Composta per entrare nella filiale bresciana del Crédit Suisse Italy (dove è arrivato anche Giacomo Bonazza che ha lasciato Santander PB). Crédit Suisse Italy a settembre aveva già preso due pesi massimi: si tratta dei relationship manager Francesco Fiumanò e Leonardo Todeschini. Entrambi con esperienza in Banca Profilo e in Ubs Italia. Ubs Italia ha rafforzato la filiale di Firenze con l’ingaggio di Tommaso Di Bello (ex Mps Private Banking). Infine Stefano Calvi (ex head of client advisory private banking Italy di Vontobel) è passato in Cassa Lombarda. (riproduzione riservata)