di Anna Messia

I tentativi di mediazione sono andati avanti per mesi ma si sono rivelati inutili e alla fine Intesa Sanpaolo ha deciso di lasciare l’Ania, l’associazione che rappresenta le assicurazioni attive in Italia. La defezione si concretizzerà dal 1° gennaio prossimo e riguarda in particolare la compagnia Vita del gruppo bancario guidato da Enrico Tommaso Cucchiani, ossia Intesa Sanpaolo Vita, leader in Italia con un patrimonio di oltre 57 miliardi. Un’uscita quindi che non può passare inosservata, tanto che si sta già lavorando per tentare di ricucire lo strappo ma le trattative appaiono complicate. La discussione aveva avuto inizio a marzo (si veda MF-Milano Finanza del 16 marzo) subito dopo la firma del contratto siglato dopo due anni di confronti con i sindacati. E si era accesa su elementi economici che riguardavano in particolare i contributi che le compagnie devono versare ogni anno all’associazione presieduta da Aldo Minucci per beneficiare dei suoi servizi. Contributi che vengono calcolati come percentuale dei premi raccolti dalle imprese assicurative. Così le compagnie più grandi pagano un po’ di più, mentre quelle più piccole possono iscriversi con un contributo più contenuto. Un criterio equo, quindi, che però rischia di penalizzare le imprese bancassicurative, come Intesa Sanpaolo appunto, rispetto a quelle tradizionali che vendono tramite gli agenti. Perché i margini di guadagno della distribuzione delle polizze in filiale sono sensibilmente più bassi di quelli che riescono a spuntare le agenzie. Così Intesa Sanpaolo ha deciso di uscire, anche se non tutto il gruppo lascerà l’associazione. La compagnia Danni, che ha premi molto più contenuti rispetto a quella Vita e paga di conseguenza una quota di iscrizione più bassa, continuerà infatti a far parte dell’Ania. In ogni caso l’Associazione dovrà fare i conti con un iscritto di peso in meno, considerando la quota di mercato di Intesa Sanpaolo. Ieri intanto, a proposito del gruppo Intesa Sanpaolo, Giuseppe Castagna è stato nominato direttore generale responsabile della divisione Banca dei Territori del gruppo creditizio di Ca’ de Sass. Castagna affianca Carlo Messina, direttore generale e chief financial officer, e Gaetano Miccichè, direttore generale responsabile della divisione Corporate e Investment Banking. (riproduzione riservata)