Qualche giorno fa abbiamo riportato il comunicato con cui Claudio De Mozzi, già facente parte dell’Esecutivo Nazionale e poi dimessosi, si propone come candidato alla presidenza dello SNA in vista del Congresso elettivo nazionale che si terrà nel prossimo mese di gennaio.

Ora è il turno di Roberto Salvi, attuale presidente del Comitato dei Gruppi Agenti del Sindacato Nazionale Agenti. Che ha inviato ai colleghi la lettera che segue in cui argomenta le sue posizioni e esprime la volontà di candidarsi alla presidenza del Sindacato.

Cari Colleghi,

la convocazione del prossimo Congresso Nazionale mi induce a dichiarare la mia volontà di candidarmi alla Presidenza del Sindacato.

Sto costruendo, nella condivisione del progetto, una squadra che possa caricarsi dell’onere delicato di affrontare i tanti problemi della Categoria continuando a dare forza alla bandiera SNA.

Sindacato è una sola parola che significa però tanto per tutti noi.

E’ una comunità di gente concreta, che lavora, che pensa al proprio futuro.

E’ con questo spirito che molti si impegnano nella vita sindacale, raggiungendo risultati e facendo le cose che ritengono giuste consapevoli che c’è sempre una difficoltà in più da affrontare ma senza tirarsi indietro nel dare un contributo personale, piccolo o grande che sia, al nostro futuro.

 

L’obiettivo è pertanto di dare al Sindacato un indirizzo energico ed efficace, che affermi le nostre buone ragioni nei confronti delle nostre Controparti Istituzionali.

 

Una squadra che si sforzi di capire le esigenze e le speranze che i Colleghi hanno per il futuro professionale e che riesca ad individuare le soluzioni adatte.

 

Sono un po’ perplesso nel continuare a leggere ricette uniche per la soluzione dei problemi di tutti. Siamo tanti, diversi ed il nostro è un mondo complesso anche nei rapporti interpersonali. Siamo una categoria per definizione individualista e questo può costituire senz’altro uno degli scogli più difficili da superare.

 

So che non è facile, conosco sulla mia pelle la difficoltà di organizzare le risorse per far funzionare associazioni ed organizzazioni complesse dalle quali dipende il benessere di tanti; so anche quanta grinta, forza e concretezza servono per ottenere dei risultati, essendo stato scelto dai Colleghi Toro alla guida del Gruppo per un decennio.

Vorrei mettermi a disposizione del Sindacato per dare il mio contributo e assolvere almeno in piccola parte a quel debito di riconoscenza che dovremmo tutti avere con l’Istituzione che da oltre novanta anni ci tutela.

Ci sono persone che si stanno impegnando in questo momento e che condividono con me la voglia di fare tutto questo ma potremo riuscirci solo con il sostegno di tanti iscritti.

 

Nel concreto ciò che vorrei proporre, in linea con quanto sopra, può essere sintetizzato in alcuni  punti essenziali dei quali faccio un rapido accenno.

 

Primo fra tutti la necessaria improrogabile trattativa con ANIA almeno su determinati Istituti del nostro Accordo oramai realmente inconciliabili con la realtà del mercato. Per citarne solo alcuni: l’anacronistica presenza di quattro figure di Agenti va sostituita con due figure, l’Agente Monomandatario e Plurimandatario con ovvie conseguenti differenze tra loro; il sistema di calcolo delle Indennità di Risoluzione e di Rivalsa è a dir poco ingiusto, inadeguato e causa problemi a coloro che vogliono intraprendere o anche solo modificare il proprio percorso professionale di  Agenti. E’ necessario inoltre perseguire la strada della collaborazione “A” con “A”, non necessariamente pensando solo a ricorsi alle Istituzioni ma anche perseguendo strade innovative che possono aggirare l’ostacolo (ad esempio compravendita di dati personali).

Tutto quanto sopra ovviamente anche nell’auspicio e prodromo di un nuovo Accordo.

Legato a tale tema inevitabilmente c’è quello degli Accordi Integrativi dei Gruppi Agenti. Molto è stato scritto e detto su tale argomento e più in generale sul rapporto Sindacato-Gruppi Agenti. Appare comunque evidente il rischio di voler cancellare il nostro Accordo Nazionale Agenti ed andare ad accordi “One to One” nelle singole realtà di Compagnia.

Percorrere questa strada può persino dare a qualcuno l’illusione di vantaggi immediati ma non costituisce nessuna garanzia per il futuro. L’ Accordo Nazionale è strumento di garanzia indispensabile a regolare i rapporti con le Mandanti. Se     le Compagnie in generale decidessero di aprire con i Gruppi Agenti delle trattative anche su materie che riguardano l’Accordo Nazionale sarebbe un grave danno per la Categoria. La posizione del sottoscritto su questo è molto chiara: sono infatti convinto della necessità di attivare tutte le leve possibili per evitare che si verifichi quello che ad esempio avviene già in Francia dove i gruppi aziendali agenti sono praticamente dei sindacati inseriti in un contesto di regole generali. Credo in un Sindacato rappresentativo della Categoria basato sulla presenza territoriale e rifiuto l’idea di un Sindacato formato da una Federazione dei Gruppi Aziendali ai quali riconosco un ruolo importante ma diverso.

I Gruppi Agenti sono una cosa, i Sindacati un’altra cosa. Devono collaborare nell’interesse della Categoria ma rimanere distinti e con prerogative diverse.

 

Per ottenere gli scopi prefissati credo non si debba avere la minima esitazione ed incertezza, una volta esperiti tutti i tentativi possibili di negoziazione, nel ricorrere ad un piano di azioni sindacali strutturato applicandolo con determinazione.

 

Sarà poi importante continuare l’ impegno nei confronti dell’ ISVAP (meritevole l’iniziativa del Prontuario SNA sulle Ispezioni) superando le diffidenze del passato e dare corso ad un rapporto di serena e trasparente collaborazione a favore del Mercato tutto. Ritengo utile infatti proporre modifiche al regolamento che siano utili, ferma restando la tutela del cliente, a snellire le procedure attraverso semplificazioni operative.  

 

Di massimo rilievo poi il ruolo della Formazione e della Informazione. Proseguire quindi nella strada di accrescere la cultura degli Agenti con formazione qualificata e “libera” dalle logiche delle Compagnie. Investire risorse ed energie sulla comunicazione e sulla stampa.

 

E’ certamente utile e necessaria una revisione statutaria che agevoli tra le altre cose una maggiore coesione interna tra le varie anime ed i vari pensieri degli iscritti.

 

Il programma che metterò a punto insieme alla squadra si ispirerà ai punti sopra evidenziati e mi impegnerò con determinazione per tentare di realizzarli. Credo nel ruolo dell’ Agente e non credo che il futuro debba necessariamente riservarci un ridimensionamento delle nostre figure professionali.

 

Un caro saluto.

Roberto Salvi 

 

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