Royal Bank of Scotland potrebbe decidere di ridimensionare drasticamente le attività di brokeraggio e investment banking confermando il trend dell’ultimo periodo che vede le banche europee impegnate a dismettere asset per allinearsi ai nuovi quadri regolatori imposti a livello internazionale e locale.
Nel caso di Rbs a dettar legge non sono le norme sui requisiti patrimoniali imposti a livello continentale dalla European Banking Authority (Eba) ma piuttosto le raccomandazioni della Indipendent Commissione on Banking (Icb) circa la necessità delle banche inglesi di proteggere le attività retail e dunque i risparmiatori.
Secondo quanto riportato dal Sunday Times e dal Sunday Telegraph il colosso bancario inglese starebbe considerando la vendita della divisione di brokeraggio Hoarre Govett nell’ambito di un drastico piano di ridimensionamento delle attività di investment banking. I report dei due quotidiani sono entrambi collegati a quanto emerso nel corso del Cda dell’istituto della scorsa settimana.
In base alle indiscrezioni riportate dal Sunday Times la dismissione della controllata Hoare Govett sarebbe una delle opzioni trattate durante il consiglio insieme alla possibilità che il gruppo esca definitivamente dal business specializzato nell’azionario.
Secondo il Sunday Telegraph, RbS ha incaricato McKinsey & Co di occuparsi della cessione di circa metà delle attività investment banking e della riduzione del bilancio della divisione Global Banking and Markets (Gbm) dagli attuali 450 mld gbp ad appena 200 mld gbp. La banca, precisa il quotidiano, ha già avvisato i 18.900 dipendenti di Gbm circa i possibili licenziamenti che vanno ad aggiungersi ai 2.000 esuberi già annunciati quest’estate.