Aumenta il numero dei membri indipendenti e il loro ruolo nei cda delle società quotate, che dovranno adeguarsi anche a norme più stringenti inmateria di comitati interni e controllo del rischio. Sono queste le principali novità del «Codice di autodisciplina », il decalogo sulla corporate governance delle società quotate in Borsa che è stato aggiornato a 5 anni dalla sua prima stesura, risalente al 2006. Il lavoro di rielaborazione è stato condotto dal Comitato per la corporate governance, composto da 24 membri, rappresentanti di Abi, Ania, Confindustria, Assonime, Assogestioni e Borsa. Il presidente Gabriele Galateri (in foto) e il vice presidente Domenico Siniscalco hanno illustrato ieri le novità del codice, che si richiama alle best practice internazionali. Le norme non sono obbligatorie, ma le società dovranno spiegare l’eventuale loro mancata applicazione.