Di Andrea di Biase

Nel primo giorno da ceo di Intesa Sanpaolo (ieri l’ex top manager di Allianz si è insediato ufficialmente alla guida operativa di Ce’ de Sass), Enrico Cucchiani ha voluto presentarsi al management del gruppo bancario.

In un lungo incontro che si è tenuto nel tardo pomeriggio di ieri, il neo consigliere delegato ha parlato a un gruppo di 30-40 persone che fanno parte delle prime linee allargate della banca, indicando le sue linee guida per il futuro: trasparenza ed efficienza, rigore e prudenza gestionale. Niente di rivoluzionario, almeno a prima vista, considerato che i risultati conseguiti finora da Intesa Sanpaolo dimostrano che la banca è stata gestita all’insegna proprio dei principi enunciati ieri da Cucchiani. Tuttavia, per chi ha avuto modo di parlare personalmente con il nuovo ceo di Ca’ de Sass, la strada indicata ieri al management della banca racchiude alcune convinzioni che potrebbero sancire un cambio di passo per il primo istituto del Paese, che sotto la gestione Cucchiani potrebbe modificare il concetto di banca di sistema tanto caro al suo predecessore, Corrado Passera, anche a costo di qualche sacrificio da parte degli azionisti. Più di un manager tra quelli interpellati da MF-Milano Finanza ha peraltro riscontrato l’eccellente feeling tra il nuovo consigliere delegato e il presidente del consiglio di sorveglianza, Giovanni Bazoli. Un feeling che, sommato alla rinnovata volontà da parte del banchiere bresciano di tornare a ricoprire un ruolo più attivo nella vita dell’istituto, potrebbe persino innescare un processo di veloce superamento del sistema di governance dualistico. Se e quando ciò avverrà è ancora prematuro per affermarlo, considerato che Bazoli è stato in questi anni uno strenuo difensore dell’attuale sistema di governo societario della banca. L’esperienza tedesca di Cucchiani, che per anni è stato membro influente del consiglio di gestione di Allianz, dove il sistema dualistico ha caratteristiche molto differenti da quello italiano, potrebbe tuttavia contribuire a un progressivo affinamento della governance diIntesa Sanpaolo. Ovviamente d’intesa con Bazoli e con i grandi soci della banca, a partire dalla Fondazione Cariplo di Giuseppe Guzzetti. (riproduzione riservata)