di Anna Messia

 

Metlife è pronta a entrare nelle case degli italiani passando dal web. Il più grande assicuratore del mondo, che ha oltre 450 miliardi di dollari di attivi in gestione e che lo scorso anno ha messo piede in Italia in seguito all’acquisto di Alico, il ramo Vita di Aig (che controllava Alico Italia, specializzata nei servizi di employee benefit e creditor protection, e Alico Wm), ha deciso di partire con la vendita diretta di polizze utilizzando Internet (www.metlife.it) per contattare clienti, i quali potranno poi chiudere il contratto via telefono.

Il primo prodotto a disposizione sarà una polizza temporanea caso morte, un prodotto piuttosto semplice da collocare via web. Poi si vedrà. Finora per distribuire prodotti assicurativi Alico Italia aveva scelto di affidarsi esclusivamente ad alleati bancari o a distributori indipendenti, tipo i broker. Oppure contattando direttamente potenziali clienti utilizzando banche dati (direct marketing). Grazie a questi accordi, tra cui figurano partnership con Compass (gruppo Mediobanca), Deutsche Bank o Santander Consumer Bank, la compagnia guidata da Robert Gauci è riuscita a crescere: mentre il resto del mercato registrava una flessione del 15,5%, la società ha chiuso il primo semestre con premi complessivi (Vita più Danni) per circa 100 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto dello stesso periodo dell’anno scorso. Lo sviluppo è stato favorito dal fatto che Alico Italia opera in segmenti di nicchia (quelli per esempio delle polizze temporanee caso morte o malattia) che risentono meno della crisi del risparmio. Ora per accelerare la crescita la società è pronta a esplorare nuovi canali di vendita, utilizzando appunto il web, che sarà operativo nei primi mesi del 2012. Non solo. Per rafforzare la presa sull’Italia Metlife sarebbe pronta a effettuare acquisizioni e per tale scopo ha a disposizione un budget di centinaia di milioni di euro. Va detto che la negativa congiuntura italiana ha raffreddato un po’ gli entusiasmi, ma la ricerca continua: «Purché le società da rilevare rispettino i tre severi criteri di selezione che ci richiede la casa-madre», dice Gauci. L’eventuale «deve essere complementare alla nostra attività attuale», spiega l’amministratore delegato della compagnia. Deve inoltre essere «gestibile dal punto di vista dimensionale» e infine deve garantire un «ritorno sul capitale investito superiore a quello del gruppo», che per il 2011 prevedere un utile operativo in crescita del 32% a 5,3 miliardi di dollari. «Si tratta di un esame difficile da superare», ammette Gauci. «Già in passato abbiamo analizzato alcuni dossier che non hanno superato la selezione. Ma continuiamo a guardarci intorno». Per crescere Alico Italia pensa soprattutto a reti di vendita, non necessariamente specializzate in assicurazioni, ma magari operanti in settori affini, come per esempio i comparatori online di mutui o di altri prodotti finanziari. L’ultima operazione siglata da Metlife in Francia è stata del resto l’acquisizione di Hyperassur, un sito leader sul mercato transalpino che mette appunto a confronto prodotti assicurativi. «Il gruppo punta molto sullo sviluppo di Internet e dei social network», conclude Gauci, «e anche noi stiamo lavorando in questa direzione». (riproduzione riservata)