Secondo gli ultimi studi di settore, acquistare ed assumere medicinali è diventato per gli italiani una consuetudine. Tra i più utilizzati quelli contro le malattie cardiovascolari, seguiti da quelli gastrointestinali e per il sistema nervoso centrale. Ma gli italiani, da tempo informati sui pericoli al volante a causa dell’alcol, sanno che molte di queste medicine possono avere effetti collaterali pericolosi se ci si mette alla guida? Quali servizi di informazione sono più diffusi?

È quanto ha indagato l’Osservatorio sui Servizi di Linear Assicurazioni del gruppo Unipol.

Farmaci e guida sono infatti un binomio molto pericoloso.

La nuova ricerca dell’Osservatorio, commissionata all’istituto Nextplora, descrive una popolazione  consapevole: il 74% degli italiani non solo sa che molti dei medicinali in commercio sono sconsigliati prima di mettersi al volante, ma rispettano anche le tempistiche indicate sulla confezione. Le donne (78%) si dimostrano più coscienziose degli uomini (69%), forse perché dovendo spesso occuparsi del trasporto dei figli, sono più attente ai possibili rischi. Particolarmente attenti anche gli over 45 (81%) mentre molto meno i giovani tra i 18 e i 24 anni (58%), che sono anche la categoria più all’oscuro del problema (17%).

Che dire dei guidatori che pur essendo a conoscenza dei rischi, si mettono lo stesso alla guida dopo aver assunto medicinali? Il 13% degli intervistati, un guidatore su sette, una percentuale tutt’altro che trascurabile.

Quasi un italiano su cinque (17%) afferma di conoscere qualcuno che ha avuto problemi alla guida proprio a seguito di un medicinale. Uno su tre (33%) ha continuato il viaggio senza fermarsi e senza preoccuparsene. Bene hanno fatto invece coloro che hanno saggiamente preferito fermarsi ed aspettare che passasse l’effetto (29%) o deciso di cedere il volante a chi era con lui in macchina (27%).

 In che modo gli italiani  si informano dei possibili effetti collaterali dei medicinali alla guida? Per l’88% degli intervistati il foglietto illustrativo all’interno delle confezioni resta sempre il mezzo migliore per conoscerli, mentre solo il 6% chiede notizie a riguardo al proprio medico o farmacista. Purtroppo in nessun caso chi gestisce le nostre strade e autostrade e i servizi connessi si preoccupa di farlo.

Non solo l’alcool quindi minaccia chi guida: la ricerca evidenzia come essere informati sul corretto uso dei medicinali sia importante ma, come nel caso dell’uso dell’alcol, tutto è inefficace se non è accompagnato da un comportamento responsabile.