di Carla De Lellis  

Sono i giovani i soggetti più a rischio di infortuni. Nel 76% dei casi, infatti, colpiscono persone di età tra i 18 e 53 anni e di questi il 25% nella fascia dai 18 a 29 anni e il 28% dai 30 ai 41. È quanto spiega tra l’altro il rapporto statistico 2011 sugli infortuni elaborato dall’Inail in base alla banca dati del casellario centrale infortuni (Cci).

I dati del rapporto riguardano gli infortuni avvenuti e le malattie professionali manifestatesi negli anni dal 2006 al 2010 sia in ambito professionale che extraprofessionale, definiti o comunicati al casellario entro il 30 aprile 2011. Gli infortuni registrati derivano da assicurazioni Rc auto (68% del totale), assicurazioni facoltative (18%) e assicurazioni obbligatorie infortuni sul lavoro (14%). In totale, il rapporto conta oltre 10,5 milioni di eventi che interessano circa 8,5 milioni di infortunati. Con riferimento al 2009, ultimo anno i cui dati si considerano consolidati, il rapporto evidenzia che le regioni con il più alto numero d’infortuni in valore assoluto sono Lombardia (13,8% del totale infortuni), Lazio (9,8%), Campania ed Emilia Romagna (8,8%). Gli infortuni da Rc auto mettono in evidenza la crescita di alcune regioni negli anni dal 2006 al 2009, in particolare la Puglia che passa dal 7 all’11%. Con riguardo all’età dei soggetti colpiti il 76% degli infortuni complessivi occorre a persone tra i 18 e 53 anni; in particolare il 25% nella fascia dai 18 a 29 anni e il 28% dai 30 ai 41 anni. Gli infortuni da Rc auto sono allineati con il dato complessivo, tranne per la fascia da 18 a 29 anni in cui si concentra il 31% degli infortunati. In relazione al grado d’invalidità, infine, nel 76% dei casi non si supera la terza classe. La sede principale della lesione è il collo nel 56% dei casi, mentre i singoli arti si dividono in parti più o meno eguali attorno al 30% dei casi. Per gli infortuni lavorativi, invece, il collo registra minore incidenza al contrario degli arti superiori che registrano più del 35% dei casi.